F1, calendario 2020: arriva la proposta

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Di Redazione Metropolitan

Novità dal mondo della F1, con la prima vera proposta di quello che potrebbero essere il calendario per il 2020. Dopo la fresca notizia della cancellazione del GP di Francia previsto per il 28 giugno, Chase Carey chiarisce la proposta a cui la Formula 1 sta puntando; un calendario a zone e le porte chiuse, questa l’idea per ripartire.

Calendario 2020 F1 – Calendario a zone

Una mattinata intensa per la Formula 1 che in poco tempo vede arrivare notizie sul futuro di questo campionato. Tra queste giunge anche la dichiarazione del numero uno di Liberty Media, Chase Carey, che tramite un comunicato ufficiale fa chiarezza su quella che potrebbe essere la linea guida del calendario di F1 2020. Un calendario a zone quello pensato dai vertici della massima formula, con il mondo diviso in continenti nei quali si correrà nei diversi mesi, per cercare di rendere minimi gli spostamenti da un paese all’altro.

Obiettivo iniziare a correre a luglio, in Austria, come previsto dal calendario già esistente, per un totale di 15-18 gare. La proposta per questa stagione prevede gare in Europa per i mesi di luglio e agosto, per poi spostarsi tra l’Eurasia e l’Asia a settembre e ottobre; a novembre si andrebbe in America mentre per il mese di dicembre si correrà nei circuiti del “Middle East”, quindi Bahrain e Abu Dhabi. Queste le parole di Chase Carey sul nuovo possibile calendario:

“Il nostro obiettivo è iniziare la stagione con un programma europeo a partire dal 3-5 luglio in Austria fino ad inizio settembre. Poi da metà settembre, ottobre e novembre inizieremo a muoverci in Eurasia, Asia ed infine nelle Americhe per completare la stagione a dicembre con l’appuntamento del Bahrain prima di Abu Dhabi per un totale di 15-18 gare disputate.”

calendario 2020 f1
Chase Carey – Photo Credit: F1 Official Twitter Account

Calendario 2020 F1 – Porte chiuse e futuro

Le gare di Formula 1 saranno, almeno inizialmente, rigorosamente a porte chiuse. La conferma di questa decisone arriva sia da Carey che dagli organizzatori del Gran Premio di Gran Bretagna che comunicano l’ufficialità della gara senza pubblico. Stuart Pringle, capo del circuito di Silverstone, avrebbe già provveduto ad inviare una lettera ai possessori del biglietto spiegando le ragioni della decisione e garantendo un rimborso o la possibilità di riutilizzare il biglietto nel 2021. Queste invece le dichiarazioni di Carey sulle decisioni prese in base all’attuale situazione:

“Inizialmente le gare saranno a porte chiuse, la speranza è di riuscire poi a coinvolgere il pubblico in un secondo momento. La salute e la sicurezza di tutti sarà sempre prioritaria. Ringraziamo i team e la FIA con cui siamo in continuo contatto; le scuderie sono state eccezionali nel mettersi a disposizione per la realizzazione di ventilatori”.

“Oltre a pensare a come sviluppare la stagione 2020 abbiamo ragionato con i team e con la FIA anche per rafforzare il futuro a lungo termine della categoria attraverso una serie di nuovi regolamenti tecnici, sportivi e finanziari per rendere la F1 più sostenibile e per cercare di dare più possibilità di essere competitivi. Ovviamente tutti i nostri piani potranno essere soggetti a novità dell’ultima ora […]”.

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Articolo a cura di Chiara Zambelli