Canaletto, il pittore che esportò Venezia all’estero

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Di Redazione Metropolitan

Canaletto, il cui vero nome era Giovanni Antonio Canal era nato a Venezia il 17 ottobre del 1697. Assieme al fratello Cristoforo apprese l’arte pittorica da suo padre Bernardo. Successivamente, nel periodo tra il 1718 e il 1720 si trasferì a Roma con quest’ultimo e il fratello, per realizzare le scene di due drammi di Alessandro Scarlatti.

Canaletto, la formazione artistica

A Roma, Canaletto si addentrò nel Vedutismo. In tal modo, i suoi modelli divennero Viviano Codazzi e Giovanni Ghisolfi con la pittura di rovine, Sweerts, Van Lear, Miel, Cequozzi, Giovanni Paolo Panini con le vedute fantastiche delle antichità romane e Gaspar Van Wittel per il vedutismo olandese. Ritornato a Venezia, strinse contatti con i vedutisti della città quali Luca Carlevarijs e Marco Rossi. In questo modo, la pittura divenne la sua unica occupazione.

In seguito, tra il 1722 e il 1723 fu impegnato per il futuro console e mecenate inglese Joseph Smith. Tornando al punto, con le sue opere, in questo periodo, Canaletto contribuì ad impreziosire molte residenze inglesi. Ad ogni modo, nel periodo 1725-1726 ricevette una commissione da parte dell’impresario irlandese Owen McSwiney.

Canaletto, credits: web
Canaletto, credits: web

Gli anni trenta

Negli anni trenta le opere di Canaletto andarono da vedute di San Marco, Rialto Canal Grande a vedute collinari e romane. Dal 1740 in poi, a causa della guerra di successione austriaca, il mercato del pittore subì una forte crisi. Comunque, questo fu soprattutto per il mancato arrivo dei visitatori inglesi, perciò nel 1746 si recò a Londra con una lettera di presentazione per il Duca di Richmond, già cliente del Maestro.

Nelle fasi successive, furono molti i nobili che commissionarono nuove opere al Canaletto. I soggetti diventarono quelli dei castelli, dei palazzi, delle campagne e delle scene urbane. In sintesi, il soggiorno inglese, dopo due brevi ritorni in patri,a si concluse nel 1755 con il ritorno definitivo del pittore a Venezia.

Gli ultimi gloriosi anni del pittore

Negli ultimi anni di vita, Canaletto ricevette la commissione da parte del mercante tedesco Sigismund Streit. In seguito, nel 1763, avvenne la sua ammissione all’Accademia veneziana di pittura e scultura. In conclusione, Canaletto venne a mancare nella sua dimora in corte Perina, vicino alla chiesa di San Lio. Era il 19 aprile del 1768.

Ilaria Grasso

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