Cancellazione Crif: cosa sapere e cosa bisogna fare

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Di Redazione

C’è un problema che può affliggere tante persone e che le accomuna, la necessità di ottenere la cancellazione Crif.

Sembra particolarmente difficile uscire dal ginepraio in cui ci si infila quando si viene dichiarati dei cattivi pagatori ma è necessario attraversare questa problematica e giungere al termine vincitori, ovvero cancellati dal registro dei protesti.

Per riuscire a raggiungere questo risultato è possibile contattare dei professionisti in grado di conoscere perfettamente la burocrazia che gira intorno alla tematica, per ottenere appunto una cancellazione che sia il più veloce possibile, sempre rispettando le norme attualmente in vigore. Esistono, infatti, delle tempistiche che prevedono la cancellazione in un certo periodo di tempo a seconda della tipologia del problema che abbiamo. Difatti molto spesso si viene scritti e segnalati per motivi diversi che effettivamente costituiscono un motivo per una penalizzazione più o meno lunga.

Ad esempio, se abbiamo richiesto un finanziamento che ha una determinata durata ma, nel corso dei rimborsi mensili saltiamo una rata, si deve contare una certa quota di mesi successivi alla regolarizzazione per poter vedere una cancellazione automatica dal registro. Perciò è possibile dire, sintetizzando, che bisogna valutare quanto sia grave l’inadempimento finanziario. Un’altra cosa da sottolineare è che spesso vengono cambiate le regole, per cui sarebbe meglio rivolgersi ad un professionista per affidargli queste pratiche di cancellazione, in modo da risolvere prima possibile questo spiacevole inconveniente che non può pendere sul nostro collo troppo a lungo senza crearci dei problemi nella vita.

Come facciamo a sapere se siamo registrati nel Crif

Alcune persone potrebbero avere questo dubbio, magari per alcuni ritardi nei pagamenti o per altre problematiche inerenti a un rimborso di un finanziamento. In questo caso si può andare a richiedere delle delucidazioni andando a vedere in un apposito sito Internet dove sono riportati gli eventuali ritardi nei pagamenti a proprio carico ed eventualmente ci sono delle sigle che fanno percepire o meno se siamo stati segnalati. Un sospiro di sollievo lo possono tirare tutti quelli che pensano che non ci sia una via di uscita: non si rimanere iscritti come cattivi pagatori a vita.

Perché la segnalazione che c’è stata fatta non può avere un rinnovo eterno, ma di solito non può essere rinnovata dopo 36 mesi. La brutta notizia, invece è che tutte le banche fanno riferimento al Crif se devono concedere un prestito così come le ditte che erogano finanziamenti ad esempio per fare le rate per comprare un televisore o per comprare un cellulare.

E quindi finché non abbiamo risolto questa patata bollente e non ci siamo messi alle spalle questa brutta avventura potremmo avere tantissimi problemi da questo punto di vista perché ci rifiuteranno tutti i prestiti fino a che i nostri debiti non saranno stati prescritti. Per accelerare il processo di scoperta di eventuali segnalazione al Crif e per accelerare la cancellazione è possibile andare ad avvalersi dell’aiuto di professionisti preposti, come ad esempio avvocati che lavorano presso studi legali in grado di appellarsi molto rapidamente al giudice per ottenere il ripristino del proprio diritto.