La super modella Cara Delevingne è uno di quei volti che abbiamo sempre visto in campagne beauty e moda. Quindi viene super facile pensare che questa nuova campagna per Vattenfall sia proprio una di queste: un lancio beauty di un nuovo prodotto che ci permetterà di essere flawless come lei. Stavolta no. Cara decide di buttarsi in un progetto che ha a cuore la volontà di sensibilizzare il mondo all’utilizzo di energie alternative non inquinanti. Talmente pulite da poterci ricavare un facial mist dalle acque reflue delle industrie.

Cara Delevingne lancia una nuova campagna di bellezza con Vattenfall che in realtà è una campagna di sensibilizzazione per l’ambiente

Cara Delevingne ha lanciato una nuova campagna di bellezza che dietro cela una campagna di eco-attivismo: attraverso il beauty si cerca di parlare di temi estremamente importanti, come l’inquinamento atmosferico e l’utilizzo da parte delle aziende di forme di energia che stanno inquinando il nostro ambiente. Infatti, la nuova collaborazione tra Cara e l’azienda energetica svedese Vattenfall fa proprio questo: vuole porre l’attenzione sull’idrogeno, ma per farlo, si fa dare una mano da una campagna beauty. Geniale, no?

Nel video promozionale, la modella si tuffa in una piscina, si spruzza la sua facial mist in un bellissimo e sinuoso abito argentato. Sembra la tipica campagna beauty di Lancome, o Dior. Cara dice ad Harper Bazar: “Credo che farà parlare di sé”.

Ma entriamo nel vivo del progetto: questa campagna è stata realizzata per attirare l’attenzione sull’idrogeno, privo di fossili, una vera e propria fonte di energia pulita. “Un combustibile che emette acqua anziché anidride carbonica”, spiega Vattenfall. Per dimostrare quanto siano pulite queste emissioni, Vattenfall ha deciso di collaborare con la Delevingne, che si autoproclama guerriera ecologica, per presentare l’Industrial Emissions Face Mist in edizione limitata, realizzato con acque reflue industriali e prodotto da Gerd, un’azienda svedese che si occupa di salute e benessere.

La facial mist presentata da Cara è in vendita?

La prima domanda sorge spontanea: possiamo acquistare questa facial mist super innovativa? No. Questa mist è un’espediente di narrazione prodotta esclusivamente per la campagna. “È una bottiglia di cambiamento sistematico, che rinfresca la visione di tutti sulle emissioni”, spiega Vattenfall. In sostanza, l’acqua di scarico è così pulita che ce la possiamo può spruzzare sul viso.

“Penso che il modo ironico con cui abbiamo cercato di sensibilizzare le persone sull’argomento sia davvero intelligente”, spiega Delevingne. “Le persone affrontano le conversazioni sull’ambiente e sui cambiamenti climatici con molta paura, e ci sono molte persone che non si impegnano per questo motivo”.

La Delevingne si batte per il cambiamento climatico e sa che è una cosa seria

La Delevingne da diversi anni si batte per una maggiore consapevolezza dei cambiamenti climatici. È una delle amministratrici di EcoResolution, una piattaforma di educazione all’azione (“ha dei leader incredibili del movimento ambientalista che tengono dei corsi – una specie di MasterClass per l’ambiente”) e ha fondato nel 2001 l’associazione di beneficenza Initiative Earth, che fornisce tutto, dal ripristino pratico degli ecosistemi alle risorse educative.

Recentemente ha annunciato il lancio di Earthed, una piattaforma online di cui è cofondatrice insieme alle compagne di scuola Christabel e Ruby Reed, che offrirà corsi su temi come il giardinaggio urbano e la rivitalizzazione dei fiumi. “Ci sono piccole cose che tutti possono fare, e questa piattaforma istruirà persone di tutto il mondo, attraverso lingue diverse. Il nostro obiettivo era proprio questo”, spiega Cara. Finora, tra i finanziatori figurano Sienna Miller, Arizona Muse e Georgia Jagger.

Che la Delevingne fosse un’eco attivista lo sapevamo, ma è avvenuto in modo graduale. Nel corso degli anni, si è preoccupata sempre più del cambiamento climatico e delle sue cause, con particolare attenzione alle industrie della moda e della bellezza. “Crescendo, non ero molto consapevole delle questioni ambientali, ma voglio avere dei figli e il mondo ora è un posto spaventoso”, dice ad Harper’s Bazaar. “Quando ero una modella, ero un po’ ignorante, sapete? Non sapevo quanto la moda potesse essere dannosa per l’ambiente, ma imparare a conoscerla mi ha aiutato ad allontanarmi da essa. Credo che questo sia stato uno dei motivi per cui l’ho fatto”.

Quando il beauty s’impegna a veicolare messaggi importanti

Sì, è vero, questa campagna è insolita. Attirare l’attenzione col beauty e con una super modella che compare sulle passerelle e sulle riviste di tutto il mondo, ma in realtà si veicolano messaggi importanti come le nuove forme di energia pulite e rinnovabili. Noi diremmo che è geniale. O ancora, necessaria. L’industria del beauty dovrebbe impegnarsi a veicolare messaggi così essenziali al giorno d’oggi, per due motivi. Il primo perché questo è un argomento di assoluta importanza. L’Italia, ad esempio, dal 15 maggio sarà eco-insostenbile, poiché avremo superato l’Overshoot Day. E perché l’industria del beauty è estremamente inquinante. Secondo Quantis, la società di consulenza ambientale, le emissioni di gas serra dell’industria cosmetica sono comprese tra lo 0,5% e l’1,5%. I passaggi più inquinanti del ciclo produttivo nell’industria del beauty riguardano l’estrazione delle materie prime, ossia il 10%, il packaging al 20%, trasporto al 10% e l’utilizzo stesso del prodotto ben al 40%. Il packaging è di certo il problema più grave: contenitori che non permettono il giusto dosaggio o prodotti che richiedono molta acqua per risciacquarsi contribuiscono al 40% delle emissione di gas serra del settore. Va da se che il beauty (così come la moda) deve necessariamente cercare soluzioni sostenibili. Altrimenti avremo ben poco ancora da utilizzare.

Arianna Lomuscio

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