Carlos Alcaraz: “Basta paragoni con Nadal, Sinner e Berrettini molto forti”

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Di Redazione Metropolitan

È il volto in ascesa del tennis internazionale. Giovanissimo, vincente e con ampi margini di miglioramento, Carlos Alcaraz ha stupito tutti gli addetti ai lavori per la sua maturazione rapida. Dopo aver vinto i Masters 1000 di Miami, lo spagnolo ha messo nel mirino il torneo di Montecarlo.

Le parole di Carlos Alcaraz

Ecco cosa ha detto il giovane fenomeno del tennis spagnolo ai microfoni de Il Corriere della Sera:

L’ingresso all’accademia di Villena di Juan Carlos Ferrero, che poi è diventato il mio coach, mi ha cambiato la vita. Lì mi sono evoluto: ho messo su muscoli, sono cresciuto, sono diventato più duro sul campo. Essere seguito da un ex professionista che ha fatto le cose ad alto livello prima di me è un punto a mio favore. Fino ai dieci anni ho giocato a calcio a cinque, ma da lì a fare il calciatore ce ne passa. Oggi tifo Real Madrid. Sui social, da un paio d’anni, è tutto un paragone. Io cerco di non farmi distrarre troppo: penso a me, al mio tennis, ai miei miglioramenti. Lo riconosco, come non nego che i consigli e i complimenti di Rafa fanno sempre piacere. Ma io sono di Murcia, lui di Maiorca, lui è mancino e io no, io da bambino ero tutto tranne che un guerriero: ero mingherlino, piccoletto, poco potente. L’opposto di Nadal…?”

Jannik Sinner è forte. È un top 10, ha vinto 5 titoli, non è tanto significativo che io l’abbia battuto né che l’abbia scavalcato in classifica. Ogni match ha storia a sé. Sognavo di ritrovarmi nella sua posizione, dopo Miami sono addirittura davanti a lui. È molto forte anche Matteo Berrettini, da cui ho perso a Melbourne. Ecco, rispetto a Jannik, il servizio di Matteo è una bomba“.

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(Credit foto – pagina Facebook Carlos Alcaraz)