Carolina del Sud: vietato l’aborto dopo 6 settimane di gravidanza

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Di Redazione Metropolitan

Restrizioni all’aborto anche in South Carolina, che era rimasto quasi l’unico stato del Sud degli Stati Uniti dove le donne potevano interrompere la gravidanza. Il Senato, controllato dal Grand Old Party, ha approvato un bando dopo le prime sei settimane, superando l’ostruzionismo guidato da cinque elette, di cui tre repubblicane. 

Ora il provvedimento sarà inviato al governatore Henry McMaster, anche lui repubblicano, che si è già detto pronto a firmarlo. Sono attese sfide legali, dopo che in gennaio la corte suprema statale aveva cancellato un precedente analogo divieto dell’aborto stabilendo che la costituzione del Palmetto State garantisce il diritto all’interruzione di gravidanza

Questa misura restrittiva ha l’obiettivo di limitare drasticamente l’accesso all’aborto nello Stato del sud-est americano. I repubblicani, che hanno promosso questa legge, avevano tentato più volte di farla approvare nella Camera alta, composta principalmente da uomini. Tuttavia, erano stati fermati dalle sole cinque donne senatrici, di cui tre repubblicane che si sono schierate contro il loro partito.

Durante i dibattiti, la senatrice repubblicana Sandy Senn ha accusato i suoi colleghi maschi di “schiaffeggiare simbolicamente le donne sollevando ripetutamente la questione dell’aborto”. Nonostante le critiche e le resistenze, i senatori contrari all’aborto sono riusciti a raccogliere i voti necessari per far passare questa legge restrittiva. Tuttavia, le restrizioni sull’aborto a sei settimane di gravidanza avranno conseguenze significative sull’accesso all’aborto, poiché molte donne potrebbero non essere ancora consapevoli della loro gravidanza a questo stadio iniziale.