Carpinteri di MODES partner di GloLoCo

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Di Redazione

GloLoCo è la mostra dell’Afro Fashion Association che esplora il rapporto tra fashion e hi-tech interpretato da 5 designer emergenti BIPOC. A Palazzo Morando in occasione della Milano Fashion Week, un evento di richiamo internazionale, è stata inaugurata GloLoCo che vede tra i partner Carpinteri di MODES. Per indagare i legami tra tradizione e futuro, alla luce dell’avvento dell’intelligenza artificiale, GloLoCo ha chiamato dei giovani designer BIPOC, sigla che sta ad indicare black, indigeni e people of color, che vantano una visione tutta nuova e inaspettata, il tutto senza dimenticare l’importanza di una visione che tenga conto di tempi fondamentali come inclusività e sostenibilità ambientale.

GloLoCo: la mostra che fa comunicare AI e tradizione

Nel momento in cui la tecnologia fa capolino nel mondo della moda, succede che si raggiungono nuove frontiere che mettono in comunicazione intelligenza artificiale e tradizione. Ambedue si interfacciano nelle sale dell’incantevole Palazzo Morando a Milano dove echeggiano forti i passi della storia e della tradizione della città meneghina.

Il fine dell’esposizione è capire come le nuove tecnologie, AI in primis, possano portare nel mondo della moda nuovi strumenti per arrivare a maggiore inclusività. Oltre che presentare tessuti tradizionali africani, asiatici e organizzare sfilate, talk ed eventi, la mostra GloLoCo della Afro Fashion Association, di cui Carpinteri è partner, inizia un dialogo su quelle che sono le potenzialità dell’AI nel campo del fashion che può esser finalmente ripensata aggiungendo maggiore sostenibilità e inclusività, temi che stanno particolarmente a cuore alle nuove generazioni. Insomma, una vera chicca a pendice delle tante sfilate dei brand più blasonati alla Milano Fashion Week che quest’anno ha visto l’arrivo di moltissimi vip da ogni angolo del globo.

I designer in mostra a GloLoCo

Grazie a GloLoCo organizzata dalla Afro Fashion Association, di cui Carpinteri di MODES è partner, fanno il loro debutto cinque giovani designer. Non c’è momento migliore della Milano Fashion Week per muovere i primi passi nel mondo della moda.

Amina Vanneling, iraniana-svedese studente di moda e design; Khalifa Omar Farhat, fondatore dell’omonimo brand; Rachel Tayza, originaria del Myanmar ma based a Milano; Rahel Ercolini, etiope ma adottata da genitori italiani, Udeesha Singh, fondatrice del marchio Almond Oct: questi sono i designer che hanno mostrato come la tecnologia più avanzata può avviare una rivoluzione nel mondo della moda.

Unico nel suo genere, GloLoCo chiede ai designer BIPOC di lavorare sul rapporto tra tech e design, partendo anzitutto dalla loro identità culturale. Nasce quindi una reinterpretazione in chiave moderne e hi-tech della tradizione tessile. La maggiore sensibilità di questi designer viene fuori in un dialogo inaspettato che intreccia la tradizione sartoriale a esperienze di respiro più internazionale, capaci di dare vita a delle collezioni in grado di valorizzare le persone. Forse più abituati a usare la tecnologia nel loro lavoro, le nuove generazioni hanno generato uno spettacolo a cavallo tra presente e futuro senza precedenti capace di stupire tutti gli ospiti della Afro Fashion Association, tra cui spicca Carpinteri.