Quanti sono i casi di malasanità in Italia? Tutti i dati sugli errori medici

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Di Redazione Metropolitan

Cover Infografica Malasanità
Cover Infografica Malasanità

Per sapere quanto sono diffusi i casi di malasanità in Italia, è indispensabile conoscere le statistiche disponibili e individuare le principali criticità, con l’auspicio che non si smetta di parlare di questo argomento e che si intervenga con efficacia per prevenire ogni genere di errore sanitario.

A questo tema è dedicata l’infografica Malasanità in Italia, realizzata da Periplo Familiare, la prima Associazione per le vittime di errori medici.

Le tipologie più comuni di errori medici 

Dai dati più recenti a disposizione risulta che in Italia ci sono 300.000 cause pendenti contro medici e strutture sanitarie (sia pubbliche che private), mentre le richieste di risarcimento per danno biologico sono 35.000 ogni anno.

Per danno biologico si intende ogni tipo di lesione, invalidità permanente o decesso di una persona, in questa fattispecie di un paziente, un danno che deve essere risarcito in quanto l’integrità fisica è garantita dalla Costituzione; per malasanità si intende un errore causato da medici o personale sanitario.

La maggior parte dei casi denunciati riguarda l’attività chirurgica (38,4%), seguita da gli errori diagnostici (20,7%), terapeutici (10,8%) e dalle infezioni (6,7%). Sono meno frequenti ma altrettanto importanti i casi di malasanità legati a cadute accidentali nelle strutture sanitarie, sbagli commessi durante il parto ed errori anestesiologici.

L’infografica illustra anche quali sono i reparti dove sono avvenuti più spesso casi di malasanità: Ortopedia e Traumatologia è al primo posto (20,3%), a seguire Chirurgia Generale (12,9%), Pronto Soccorso (12,6%) e Ostetricia (10,9%).

I costi della malasanità per lo Stato

Spesso il cammino per ottenere il giusto risarcimento è lungo, tuttavia c’è da considerare anche l’aspetto dei costi, a livello di spesa pubblica, causati dalla malasanità, somme che si potrebbero risparmiare con una maggiore efficienza e una diversa allocazione delle risorse.

Il valore medio, calcolato per sinistro, è pari a 96.831 €, una cifra in crescita del 4% e che, complessivamente ammonta a 22,5 milioni di euro l’anno, ovvero il 15% della spesa sanitaria annuale.

La distribuzione geografica dei casi di malasanità riflette la situazione difficile della sanità italiane in alcune zone: infatti il 32,2% delle denunce proviene dal Nord, il 23,2% dal Centro e il 44,5% da Sud e Isole.

Le inefficienze sono anche dovute a una serie di lacune e di tagli alla spesa sanitaria pubblica, un argomento che è più attuale che mai visto cosa è accaduto con l’arrivo della pandemia (naturalmente i dati esaminati nell’infografica sono antecedenti).

In Italia, infatti, ci sono 3,2 posti letto ogni 1000 abitanti, a fronte di 5 posti letto come media UE, il numero di infermieri è inferiore alla media europea (5,8 ogni 1000 abitanti, mentre la media è 8,5), quello dei medici è leggermente superiore (4 ogni 1000 abitanti), ma purtroppo è un dato destinato a peggiorare perché abbiamo l’età media più alta dei medici in UE: più del 50% è over 55 e andrà in pensione nei prossimi anni.

Questi dati delineano una situazione difficile per la sanità in Italia, per questo è urgente intervenire soprattutto nelle aree più fragili e garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini.