Ormai sono settimane che si parla del caso Grillo Jr, il figlio di Beppe Grillo, accusato di aver abusato di una ragazza, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, mentre era con tre suoi amici in una viletta a Cala di Volpe.

Caso Grillo Jr: sostanze stupefacenti tra i messaggi scambiati

Per via delle indagini, affidate alla procura di Tempio Pausania, a quanto riporta Il Giornale, gli inquirenti hanno messo sotto controllo il cellulare ai ragazzi per analizzare ogni minimo dettaglio utile a comprendere quanto accaduto. Tra i vari messaggi scambiati dai quattro amici con altri, esterni però alla faccenda, la procura è venuta a conoscenza di alcuni video girati quella notte da un cameramen.

Intanto, sono spuntate altre chat, postume a quella notte, che però fanno intuire la possibilità che Ciro Grillo e i suoi amici facessero uso di stupefacenti. Un messaggio, pubblicato da La Stampa, in particolare ha catturato l’attenzione di chi indaga, tra Ciro e Edoardo, uno degli amici presenti anche in quella notte di luglio: “Sono a Genova bro. Oggi se vedemo, yes, stecca canne del perlausen chiamo il plug di Porto Cervo e in due minuti arriva ahahaha preso weed, ma poi di nuovo scitto“.

Tra i termini presi in esame, e che hanno fatto intendere agli inquirenti che nel mezzo del messaggio ci fossero dei chiari riferimenti a sostanze, ci sono canne, plug (spacciatore), weed (erba) e scitto (si riferisce ad una tipologia di droga), sempre secondo le fonti de La Stampa.

Nei messaggi, in oltre, sembrerebbe sia stata menzionata un’altra ipotetica serata in cui i ragazzi avrebbero voluto ripetere (probabilmente) lo stesso evento avvenuto nella villetta in Costa Smeralda l’estate di 2 anni fa.

Intanto, mentre continuano le indagini, tra qualche giorno si prenderà una decisione: rinvio a giudizio o archiviazione del caso.