Castle Crasher, quando un picchiaduro a scorrimento incontra il delirio!

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Di Redazione Metropolitan

Benvenuti in una nuova recensione dei MakeAByte!

Quest’oggi andremo a parlare di un gioco indie sviluppato da The Behemoth, gruppo composto da Dan Paladin e Tom Fulp, uscito inizialmente su Xbox 360 nel lontano 2008, poi pubblicato su altre piattaforme ed infine su Steam nel 2012. Ha riscosso un ottimo successo, stando alle recensioni su Steam, per il suo stile cartoonesco e action-Rpg.

TRAMA

La trama è abbastanza semplice, quanto immediata; nel periodo medievale di un regno sconosciuto, i Cavalieri si divertono ad una festa insieme al Re del regno quando all’improvviso la festa viene interrotta dall’irruzione di un Mago Oscuro appropriandosi del Cristallo Magico e rapisce quattro principesse. Il nostro eroe dovrà recuperare il Cristallo con le Principesse viaggiando per l’intero regno attraversando foreste, vulcani ed affrontando numerosi boss (aggiungerei strani).

GAMEPLAY

Il Gameplay è di tipo picchiaduro a scorrimento ricordando molto altri giochi degli anni passati, come per esempio Double Dragon, Golden Axe oppure Streets of Rage. Questo genere prevede una rosa di personaggi selezionabili con svariate magie e abilità con un susseguirsi di incontri “one-vs-all” contro nemici deboli ma alquanto fastidiosi. Il protagonista aumenterà di livello man mano che sconfiggerà i nemici utilizzando attacchi fisici, magici ed a distanza (come per esempio bombe o archi). Inoltre potrà essere aiutato da dei strani animaletti magici che, ognuno di loro, avrà dei benefici differenti. Il livello di difficoltà cresce man mano che si avanza nella storia; a noi è risultato ben bilanciato se si usa un minimo di tattica. Inoltre è possibile giocare online co-op o contro fino a 4 giocatori, anche offline, rendendo il gameplay più divertente.

CONSIDERAZIONI

Il gioco lo abbiamo trovato molto interessante su molti aspetti; la fotografia rispecchia un aspetto retrò gradevole in stile 2.5D con colori pastello molto vivaci, non male insomma. La colonna sonora non è articolata, la semplicità ne fa da padrona sposandosi perfettamente con lo stile e l’ambientazione. Molte scene nel gameplay possono essere considerate epiche, non esistono altre parole; gli sviluppatori hanno avuto la geniale idea di inserirle e amalgamarle durante tutto il gioco lasciando il giocatore in momenti di puro delirio. Questo gioco è molto divertente senza nessuna pretesa, magari la storia è quasi inesistente e molte volte la visuale 3D risulta poco stereoscopica finendo d’intralcio nelle situazioni di combattimento, ma il titolo resta molto valido e godibile. Noi di MakeAByte ve lo consigliamo!

Per oggi la ricerca di giochi indie finisce qui, se avete provato altri titoli particolari ed interessanti (anche trash), fatecelo sapere! Alla prossima dai MakeAByte!

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