Cede una diga nella provincia sud-est del Laos.
Cede una diga che ha riversato nella valle sottostante 5 miliardi di metri cubi di acqua, inondando 6 villaggi. Almeno 6.600 persone hanno perso la casa. E sono in attesa dei soccorsi.
Almeno 20 persone sono morte a causa del crollo avvenuto lunedì sera. Ma il bilancio finale delle vittime è destinato a salire. Un centinaio di persone sono ancora disperse. Continuano senza sosta le ricerche di eventuali superstiti.
Alcuni video girati sulla diga che cede mostrano intere case sott’acqua. Mentre decine di residenti sopravvissuti vengono soccorsi a bordo di barche.
Un’imbarcazione con dei superstiti a bordo (Photo Credits: www.ansa.it)Le autorità sono al lavoro con elicotteri e imbarcazioni per trarre in salvo gli abitanti dei villaggi spazzati via dalle acque. Le autorità provinciali hanno esortato il governo a utilizzare tutte le agenzie statali per fornire aiuti di emergenza come cibo, acqua, vestiti e medicine.
“Molti residenti dei villaggi colpiti” ha detto il governatore Bounhom Phommasane, “sono ancora sui tetti delle loro case o in cima agli alberi, dove si sono rifugiati per sfuggire all’arrivo dell’acqua”.
La diga crollata è la Xe Pian Xe Namnoy, nella provincia di Attapeu, vicino al confine con la Cambogia. Si tratta di una struttura ausiliare lunga 770 metri e alta 16, utilizzata come sostegno alla diversione delle acque che alimentano il bacino principale. L’impianto avrebbe dovuto esportare il 90% dell’energia prodotta in Thailandia.
La causa del cedimento potrebbe essere stata la pressione, frutto delle pesanti piogge degli ultimi giorni, che ha provocato una frattura nella barriera di 8 metri di spessore. Il cedimento ha causato il rilascio dell’enorme quantitativo di acqua, pari a quello di due milioni di piscine olimpiche.
La frattura della diga (Photo Credits: www.blitzquotidiano.it)I lavori per la costruzione della diga erano iniziati nel 2013, e non erano ancora terminati.
Per il Laos, uno dei paesi più arretrati della regione, il disastro rappresenta un incidente molto grave. Infatti la località, da alcuni anni, sta investendo nella realizzazione di impianti idroelettrici per vendere l’energia alle nazioni vicine.
Il governo ha puntato molto negli ultimi anni sullo sviluppo idroelettrico, al punto da volerne fare la prima fonte di entrate entro il 2025.
Patrizia Cicconi