C’era una volta (Once upon a time) è una serie ABC formata da sette stagioni, andata in onda dal 2011 al 2018. La serie fantasy mescola personaggi delle fiabe noti al pubblico in un unico universo e li mostra sotto aspetti mai visti. Prende in prestito elementi dai classici Disney, dalla letteratura, dalle fiabe e li modifica riproponendoli anche ai giorni nostri. Da Biancaneve guerriera a Peter Pan malvagio, le storie raccontate non sono esattamente come le ricordavamo.
C’era una volta – Cast e trama
Una sorta di grande crossover di mondi e personaggi che si incastrano nel modo pensato dai creatori Adam Horowitz e Edward Kitsis, che avevano già lavorato insieme alla serie Lost. Nel vasto cast, i personaggi principali sono interpretati da: Jennifer Morrison, Ginnifer Goodwin, Josh Dallas, Lana Parilla, Robert Carlyle, Jared Gilmore, Emilie de Ravin e Colin O’Donoghue. La serie TV è un grande contenitore di storie e i temi nel corso delle stagioni presentano sempre le caratteristiche delle fiabe.
Durante il matrimonio di Biancaneve e del principe James, la regina cattiva irrompe in cerca di vendetta e minaccia gli abitanti della Foresta incantata di lanciare una maledizione. Per proteggersi dall’annunciato pericolo, Biancaneve e il principe vengono a sapere che c’è una possibilità di salvezza grazie alla loro piccola Emma. Poco prima dell’arrivo della maledizione, riescono a proteggere la bambina appena nata facendola viaggiare in un altro luogo grazie ad un tronco d’albero magico. La neonata crescerà dunque nel mondo reale e al compimento dei 28 scoprirà il suo destino da Salvatrice.
C’era una volta è una fiaba? – Analisi dei punti chiave
Indeterminatezza
Nelle fiabe il luogo e il tempo in cui si svolge la storia, di solito, non viene particolarmente definito. Nel corso delle stagioni della serie TV vengono mostrati diversi luoghi, uno dei principali è la foresta incantata, per raggiungerla serve la magia e non ci sono mappe né indicazioni precise per trovarla. Sappiamo solo che si tratta di un mondo in cui esiste la magia e da cui provengono la maggior parte dei personaggi delle favole.
Un altro luogo importante è Storybroke, la città nel mondo reale in cui vengono imprigionati gli abitanti della foresta incantata a causa del sortilegio. La posizione della cittadina è un po’ più precisa, infatti si trova nel Maine in una foresta a quattro ore da Boston. La particolarità del luogo è che non compare nelle cartine ed è invisibile a chi è all’esterno.
Inverosimiglianza
Quello che succede nelle fiabe è spesso impossibile nel mondo reale o inspiegabile. In C’era una volta la magia è uno degli elementi principali, senza di questa la regina cattiva non avrebbe potuto lanciare la maledizione che dà il via alla storia. Anche gli aspetti che dovrebbero essere semplici e quotidiani diventano più aggrovigliati a causa degli effetti della magia. Come ad esempio, l’età dei personaggi che non varia per molto tempo a causa della maledizione. L’esistenza di tanti luoghi, ognuno con le sue caratteristiche, come il paese delle meraviglie, l’isola che non c’è o l’oltretomba, comporta l’aggiunta di regole particolari per ognuno di essi. Una delle cose più complicate e inspiegabili è il viaggio tra i vari mondi, spesso supportato proprio da diversi mezzi magici.
Divisione netta
Nelle fiabe c’è sempre una netta distinzione tra i personaggi: buoni o cattivi, ingenui o astuti e la ragione sta sempre da una parte sola. La distinzione tra personaggi buoni e cattivi è evidente anche in C’era una volta e, ovviamente, alla fine il bene trionfa sempre. Nel corso delle stagioni questa marcata suddivisione è venuta meno, infatti molti personaggi hanno cercato di intraprendere strade diverse.
Nella storia impariamo a conoscere i cattivi principali dello show come la regina cattiva, Tremotino e capitan Uncino. Nessuno di loro è nato cattivo, ma nel corso del tempo qualcosa li ha condotti sulla strada del male. A volte per comodità, altre per vendetta: i personaggi cattivi non sono altro che buoni che non hanno saputo resistere. È molto chiaro che una volta dentro all’oscurità questa diventi accecante e tornare indietro è difficilissimo. Nonostante questo, diversi cattivi dello show sono riusciti a fare lo sforzo di cambiare, spesso mossi da un altro fattore molto potente: l’amore.
Ripetizione
Molti aspetti delle fiabe vengono ripetuti nel corso della storia, come alcune situazioni, elementi o frasi. Anche nella serie TV non mancano eventi ricorrenti, un esempio è la perdita dei ricordi dei personaggi che dimenticano chi sono stati e vivono una vita completamente diversa. Anche alla base della magia ci sono elementi che si ripetono, l’esempio che c’è fin dall’inizio è l’amore, in grado di spezzare qualsiasi maledizione.
Apoteosi
Nelle fiabe c’è sempre un lieto fine (anche se in quelle letterarie può essere tragico). Anche quando l’antagonista sembra avere la meglio, possiamo rimanere tranquilli con e sicuri che tutto finirà bene. Riprendendo il discorso sulla suddivisione drastica tra personaggi buoni e cattivi, proprio questa regola del bene che trionfa, ha portato più di un cattivo a riflettere su quanto possa convenire stare dalla parte del male.
Scopo didattico
Una fiaba ha sempre una morale, infatti sono spesso utilizzate a scopo educativo. Nel corso delle stagioni di C’era una volta vengono raccontate le storie dei personaggi, con sguardi al loro passato e i con gli intrecci del loro presente. Scopriamo che le loro scelte sono spesso spinte dai loro valori morali che variano a seconda dei personaggi, ma l’anima dello show è sempre la speranza. Infatti, in più di un’occasione, i personaggi si sono trovati di fronte a situazioni difficili e arrendersi poteva sembrare più semplice che combattere.
“Credere anche solamente nella possibilità di un lieto fine è un mezzo molto potente, ma vivere con quel tipo di convinzione… Questa è la cosa più potente di tutti. È speranza.”
Biancaneve in un episodio della serie
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Elisa Scaglia