
Non solo qualificazioni di Wimbledon e i classici tornei di preparazione in vista del terzo Slam stagionale. Questa che stiamo vivendo è una settimana molto importante anche per quanto riguarda l’Italia e il circuito minore. Sui campi dell’ Aspria Harbour Club, infatti, sta andando in scena il Challenger di Milano, uno degli appuntamenti più amati da addetti ai lavori ed appassionati. Non arrivano buone notizie purtroppo per quanto riguarda i colori azzurri. Dei sei tennisti italiani al via, infatti, hanno staccato il pass per gli ottavi di finale solamente in due. Tutti eliminati al primo turno gli altri quattro.
Avanzano nel torneo Zeppieri e Moroni
Buona vittoria per Giulio Zeppieri (numero 320 ATP), che dopo le buone qualificazioni disputate supera anche il primo turno. Il romano ha battuto per 6-1 7-6 (4) il russo Teimuraz Gabashvili (numero 258 ATP) dopo un’ora e mezza di gioco. Adesso, negli ottavi di finale del Challenger di Milano, affronterà il francese Hugo Grenier (numero 265 ATP). Quest’ultimo nella giornata di ieri ha estromesso dal torneo l’altro giocatore sovietico Alexey Vatutin in due facili set. L’azzurro, nel match odierno, ha letteralmente dominato un primo set in cui ha tolto il servizio al suo avversario nel secondo e nel quarto game ed ha concesso solamente tre punti sul proprio servizio. Nel secondo poi, dal 5-3 sopra, ha avuto un piccolo calo che ha consentito al tennista russo di rientrare in partita e di arrampicarsi al tie-break. Qui Giulio si è trovato anche sotto 4-3 e servizio per Gabashvili. Da qui però ha piazzato un grandissimo parziale di quattro punti a zero che gli ha consentito di archiviare la pratica in due set.
Ottima prestazione anche per Gian Marco Moroni (numero 257 ATP), che la scorsa settimana ha raggiunto i quarti di finale al Challenger di Almaty 2. L’italiano non ha avuto problemi a sbarazzarsi per 6-2 6-3 dopo 1h e 19 minuti di match del croato Viktor Galovic (numero 333 ATP). Per lui, al prossimo ostacolo, ci sarà il qualificato brasiliano Orlando Luz (numero 326 ATP), che dopo più di tre ore di lotta ha fatto suo l’incontro contro l’alternate croato Nino Serdarusic. Il giocatore romano ha vinto una partita senza sbavature in cui non ha mai perso il servizio. Solamente due, inoltre, le palle break concesse al suo avversario, entrambe nel secondo set.
Challenger di Milano: niente da fare per gli altri tennisti azzurri
Hanno salutato prematuramente il torneo Andrea Arnaboldi (numero 273 ATP), Riccardo Bonadio (numero 277 ATP), Raul Brancaccio (numero 328 ATP) e Luca Vanni (numero 425 ATP). Il canturino è caduto con onore (3-6 6-1 7-5) al cospetto del francese Tristan Lamasine (numero 248 ATP), arrivato fino ai quarti di finale la scorsa settimana al Challenger di Aix en Provence. Era chiamato ad una vera e propria impresa invece il giocatore friulano contro il top cento Federico Coria (numero 89 ATP), trionfatore la scorsa settimana al ricco Challenger di Prostejov. Il nativo di Rosario ha rispettato il pronostico, imponendosi con un facile 6-2 6-2. Nulla da fare anche per il giocatore campano, eliminato in due set (7-5 6-3) per mano dell’arcigno tennista albiceleste Pedro Cachin (numero 278 ATP). Saluta il Challenger di Milano, infine, anche il nativo di Castel del Piano, battuto sempre in due parziali (6-3 7-6) dal giovane ceco Jiri Lehecka (numero 266 ATP).
ENRICO RICCIULLI
Photo Credit: account Twitter ufficiale della Federazione Italiana Tennis, @federtennis