Non ce l’ha fatta a mettere la ciliegina su una settimana comunque stupenda Flavio Cobolli, che in finale si è dovuto arrendere in tre set a Juan Manuel Cerundolo. Per l’argentino si tratta del primo titolo Challenger in carriera dopo aver alzato a Cordoba il primo trofeo nel circuito maggiore.

Cobolli non completa la rimonta e cede al terzo

Il primo set è tutto di Cerundolo, ma a Cobolli resta il rimpianto di una palla break non trasformata nel secondo gioco. In quello successivo l’argentino toglie il servizio al romano ai vantaggi per poi ripetersi nel quinto game. Due break di vantaggio a quel punto non possono essere recuperati più neanche da un lottatore come Cobolli che – probabilmente anche per la giustificata tensione da prima finale Challenger in carriera – sbaglia troppo rendendo tutto più facile a Cerundolo. Il campione di Cordoba riesce dunque a chiudere il primo set sul punteggio di 6-2.

Nel secondo set Cobolli trova ritrova un po’ più di sicurezza e solidità, soprattutto al servizio. Nei primi sette game si giocano appena 33 punti totali, con nessuna palla break a disposizione dei due giovani giocatori. L’incisività in risposta che mancava da ambo le parti la trova per primo Flavio, che nell’ottavo gioco riesce a brekkare a zero Cerundolo. Il romano sfrutta il vantaggio e nel game successivo chiude il set 6-3, infiammando un Garden che per un momento si trasforma nell’Olimpico.

Nel terzo set Cobolli prova ad alzare ulteriormente il livello del suo tennis, ma Cerundolo non sembra aver accusato più di tanto il colpo del set perso. L’argentino trova buone soluzioni e in particolare in risposta sulla seconda riesce a trovare punti importanti che lo portano a piazzare il primo break del set. Nel game successivo Cobolli effettua l’immediato contro-break e nel sesto (il più lungo della partita), dopo aver salvato tre palle break, perde nuovamente la battuta. La tenacia di questo ragazzo però ha dell’incredibile e nel gioco successivo effettua il secondo contro-break consecutivo. Il valzer dei break però non finisce qui e nell’ottavo game Cerundolo toglie ancora la battuta all’avversario. Sarà l’ultima volta, perché l’argentino è bravo a tenere il servizio nel momento più importante e a chiudere il match sul 6-3.

Rimane la grande settimana di Flavio

Pretendere vittoria certa contro un avversario di questo livello sarebbe stato ingeneroso nei confronti di un ragazzo che a inizio settimana era numero 639 e che aveva alle spalle pochissima esperienza nel circuito Challenger. Il romano classe 2002 ha dimostrato non solo talento ma anche un’incredibile tenacia che fanno ben sperare nel suo futuro. A partire dalla vittoria al primo turno contro Diez Flavio ha saputo ribaltare tutti i pronostici e le aspettative che probabilmente anche lui si era fatto.

E adesso, nonostante l’onorevole sconfitta in finale, Cobolli si trova 190 posizioni più su nella classifica ATP e 15 posti più in alto anche nella Race Next Gen. Qui il romano ha superato gente come Zeppieri, Andreev e Seyboth Wild, andandosi a sedere in 15esima posizione, non troppo lontano dalla possibilità di accedere alle Finals di Milano. Sarà certamente interessante vedere come proseguirà la sua stagione, sperando di vederlo (con la giusta cautela) magari in un torneo del circuito maggiore. Serve pazienza e tempo, ma i motivi per ben sperare ci sono tutti. Flavio ha le giuste qualità, il futuro è nelle sue mani.

ENRICO RUGGERI