Charles de Gaulle è stato uno dei personaggi più influenti nella storia della Francia. È grazie a lui se oggi la politica francese può vantare democrazie e stabilità. Nonostante abbia vissuto “solo” 80 anni, Charles de Gaulle ha partecipato a tutti gli eventi politici e storici più importanti della storia contemporanea. Durante il primo conflitto mondiale è teorico di guerra. Nel 1940 commette atto di insubordinazione, ed è condannato a morte dal maresciallo Pétain: grazie al suo appello ai francesi riesce ad organizzare un gruppo di resistenza, cominciando a ottenere consensi da parte del popolo.
Una volta ottenuti ampi consensi, de Gaulle si proclama dunque “Capo della Francia libera”, andando così contro il governo legittimo di Pétain, che governava la repubblica di Vichy. Nonostante il profondo rispetto che il generale nutre per il governatore, Charles de Gaulle è guidato da una vena rivoluzionaria. Questa sua azione gli permette di diventare il mezzo di comunicazione con gli alleati, Churchill e Roosevelt.
La politica di Charles de Gaulle
de Gaulle nasce a Lille il 22 novembre 1890. La sua estrazione sociale e l’ideologia della sua famiglia gli hanno permesso di coltivare, fin da piccolo, un istinto fortemente patriottico. Il suo più grande progetto, al termine della Seconda Guerra Mondiale, vedeva per la Francia un modello simile a quello americano, dove il presidente ha più ampio potere. Per l’Europa invece, ha sempre sostenuto che il comando dovesse andare a Francia e Germania. Per questo, l’Inghilterra attese il suo ritiro dalla politica per chiedere di entrare a far parte dell’Unione Europea: tra il generale e gli inglesi non è mai corso buon sangue.
Il suo carattere duro e rigido non lo rende una persona dal facile dialogo, ma grazie al suo profondo e radicato nazionalismo, riesce ad acquisire sempre più consenso, in una Francia che ha completamente perso i punti di riferimento. Diventa presidente del consiglio della quarta repubblica, che viene travolta dalla vergogna dopo il fallimento delle campagne in Algeria e Indocina. Ma sarà durante la quinta repubblica che cercherà di portare i suoi ideali politici.
La presidenza e gli ultimi anni
Charles de Gaulle, nonostante sia ora omaggiato e ricordato con grande affetto, non ha sempre ottenuto il pieno consenso. Ricordiamo la riforma della costituzione, da lui voluta nel 1962, per la quale è dovuto ricorrere all’articolo 11, organizzando un referendum popolare. Inoltre, grazie a un quasi colpo di stato, riesce a ottenere la presidenza nel 1962, riottenendo un secondo mandato nel 1965, con il quale si occupa appassionatamente di politica estera.
Si dimetterà dalla politica nel 1969 e, per scongiurare il suo coinvolgimento in una nuova campagna elettorale, compirà un lungo viaggio intorno al mondo. Una volta ritirato, si dedica alla scrittura, sua grande passione (è stato candidato nel 1963 al premio nobel per la letteratura). Si spegne il 9 novembre 1970, a causa di un aneurisma. La sua scomparsa sconvolge la Francia, che, ancora oggi, lo ricorda come la figura politica più importante della storia, superando addirittura Napoleone.
a cura di Marianna Soru
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