Charles Dickens è uno dei più celebri autori inglesi. Ricordato da grandi e piccini per Christmas Carol (Canto di Natale), diventato un film di Walt Disney in diverse versioni, interpretato persino da Mickey Mouse (Topolino) e Zio Paperone. Ma i suoi testi più importanti sono sicuramente Oliver Twist e Hard Times (Tempi difficili), specchio della sua storia personale, inquadrata perfettamente nell’epoca Vittoriana inglese. Oggi celebriamo il 150° anniversario della sua morte, avvenuta il 9 Giugno 1870.
Charles Dickens, lo specchio della Victorian Age
Il regno della regina Vittoria durò ben 64 anni, durata oggi superata solo dalla regina Elisabetta II attualmente in carica. L’epoca Vittoriana è famosa per essere una delle età più ambigue di tutti i governi inglesi: la famiglia della regina incarnava il perfetto ideale di famiglia patriarcale e rispettabile, dove marito e moglie si amavano e si rispettavano mantenendo i propri ruoli, per l’uomo lavorare e per la donna gestire la casa, i figli e le finanze. Inoltre, durante questo periodo che va dal 1837 al 1901, il parlamento avviò delle riforme di assistanza ai poveri, che portarono alla creazione di una primordiale forma di Welfare state.
Ma non è tutto oro ciò che luccica: le workhouses, ad esempio, erano delle case dove le persone meno abbienti, gli orfani ed i figli dei proletari potevano vivere e mangiare, a condizione che lavorassero e cercassero di migliorare la propria vita. Il clero gestiva queste istituzioni e, come ci racconta Charles Dickens, la vita non era per niente facile.
Dickens non visse un’infanzia felice, lui stesso provò, seppur per breve tempo, la vita nelle workhouses, poichè il padre era in prigione. Fu costretto a lavorare in fabbrica fino ai 15 anni, quando potè trasferirsi a Londra per frequentare prima la scuola e successivamente uno studio di giovani avvocati. L’autore descrive Londra nei suoi romanzi autobiografici, non come noi la immaginiamo: sporca, inquinata, dove si viveva ammassati e nel terrore di essere derubati. Ecco il lato oscuro della Victorian age.
Pochi anni dopo, Dickens iniziò la sua attività di giornalista che si trasformò presto in impiego come scrittore di romanzi di appendice.
Oggi, conosciamo i lati oscuri e nascosti della Victorian Age proprio grazie a Charles Dickens.
Oliver Twist
Oliver Twist è il più celebre romanzo di Charles Dickens, dove il protagonista è l’alter ego bambino dell’autore. Infatti, Oliver è un orfanello abitante di una workhouse vicino Londra, che all’inizio del romanzo commette l’imperdonabile errore di chiedere più cibo al sacerdote che lo stava distribuendo. Un errore che gli costerà l’espulsione dal posto in cui vive. E da quel momento, ha inizio tutta la traversata di crescita del bambino, finito persino in un gruppo di malviventi di Londra, che tentano persino di insegnargli a rubare.
Oliver incontrerà un uomo borghese che lo salverà. Sarà la borghesia, secondo Dickens, l’unica classe sociale non malata dell’epoca vittoriana?
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