Charles Leclerc è sempre più frustrato: “La mia pazienza ha un limite, la Ferrari non basta più”

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Di Redazione Sport

Charles Leclerc è, chiaramente, frustrato dopo l’ennesimo campionato iniziato con il piede sbagliato. Il suo futuro potrebbe essere lontano da Maranello.

La pazienza ha un limite e Charles Leclerc sembra sul punto di superarlo. Nel corso di 5 anni a Maranello ha ricevuto monoposto non all’altezza del suo talento. Avrebbe meritato di conquistare molte più soddisfazioni e vittorie nel corso della sua carriera ma è giunto nel periodo peggiore della storia recente della Ferrari.

Dopo aver brillato nel suo primo anno a Maranello, mettendo in seria difficoltà un 4 volte campione come Sebastian Vettel, il ragazzo con il numero 16 si è ritrovato per le mani monoposto che hanno infangato il nome di Enzo. La SF1000 e la SF21 non hanno portato neanche una vittoria in bacheca, in due annate da dimenticare e hanno condizionato la crescita del monegasco.

Il prodotto dell’Academy della Ferrari, dopo due anni e mezzo in attesa di mettere di nuovo i piedi sul primo gradino del podio, si è ritrovato a subire una beffa atroce nel corso del 2022. Aver iniziato la stagione a suon di hat-trick e grand chelem in Bahrain e Australia lo avevano convinto che avrebbe potuto lottare sino alla fine per la conquista del titolo iridato.

Charles Leclerc (Credit foto – pagina Facebook Charles Leclerc)

A Maranello è già scoppiato il caos, con il licenziamento di David Sanchez. L’ingegnere spagnolo ha preferito mollare per poi trascorrere un periodo di gardening prima di legarsi ad un team inglese. Lo stesso potrebbe avvenire anche con altri tecnici che hanno lavorato, negli ultimi anni al progetto tecnico in Formula Uno. La questione potrebbe far preoccupare ulteriormente Leclerc.

Ci potrebbero volere anni prima di rivedere la luce. Il suo contratto scadrà al termine del 2024. Fin qui CL16 ha dimostrato un attaccamento alla Ferrari enorme ma ciò potrebbe non bastare. Il rischio di rimanere un eterno incompiuto è molto elevato, soprattutto in vista delle l’ennesimo ribaltone regolamentare che arriverà nel 2026.

Dopo lo zero in Bahrain e il settimo posto in Arabia Saudita, il distacco dalla vetta è già di 38 punti. E’ improbabile pensare ad un futuro del monegasco in Red Bull, feudo di Max. Il bicampione del mondo olandese ha un potere assoluto nella squadra austriaca, essendo cresciuto nell’Academy. A quel punto le alternative sarebbero due.

Aspettare un passo indietro di Lewis Hamilton in Mercedes o il ritiro di Alonso in Aston Martin. Quest’ultima è cresciuta tantissimo, ma rappresenterebbe comunque un rischio. Le Frecce d’Argento, invece, potrebbero tornare a brillare, ma al momento fanno quadrato. Wolff ha assicurato che a Lewis, al termine del 2023, sarà proposto un rinnovo. Russell sarà il futuro cavallo di punta. Tra l’altro, a livello di performance, non sono messi tanto meglio.