“Charlotte Gray”, stasera in tv Cate Blanchett la spia che diventa staffetta

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Di Federica De Candia

Una giovane scozzese durante la seconda guerra mondiale, entra a far parte della resistenza francese per salvare il suo fidanzato. L’aviatore inglese della Royal Air Force disperso in Francia. “Charlotte Gray” è stasera in tv, la spia che per le delusioni e gli orrori di guerra, imparerà a fidarsi solo di se stessa.

Il film stasera su Iris, “Charlotte Gray“, dolori e amori in tempo di guerra, è tratto dall’omonimo romanzo di Sebastian Faulks. Una storia vera che ha venduto più di un milione di copie nel Regno Unito. Ci fu un preciso accordo prima che iniziassero le riprese del film nel paesino francese di Saint-Antonin-Noble-Val: venne imposto che i residenti locali partecipasero come comparse. Il regista Gillian Armstrong, per la prima volta al cinema, nel 2001, mette in luce il mondo dello spionaggio al femminile. Ci sono nomi e volti di donne sconosciuti che hanno cambiato la storia, nell’ombra. Poco più che ventenne Charlotte fu una rivoluzionaria, coraggiosa e romantica, non poteva non esserci un film che la raccontasse.

Charlotte Gray (2001) – Official Trailer – Con Cate Blanchett – Da YouTube

E’ la Francia del 1943 occupata dai Nazisti. La malvagità umana diventerà materia per narratori e storici solo in seguito. E questa è la storia di Charlotte Gray (Cate Blanchett), e delle sue virtù. Ufficialmente reclutata come agente segreto del governo britannico, decide di unirsi ad un gruppo di partigiani. L’organizzazione segreta creata da Winston Churchill, denominata SOE (Special Operations Executive), che era nata con spirito e intenti di fronteggiare Hitler e i tedeschi. Attraverso operazioni di spionaggio, e sabotaggio delle linee ferroviarie e telefoniche.

Un agente sotto copertura, biondo, paragonabile al moderno e creativo James Bond, ma diverso dal colto e raffinato 007 con licenza, perché rischiava la vita. Il film non ha evitato i travagli enunciati dal libro, le atrocità impresse dall’inchiostro nelle pagine. Questo anche il motivo della sua fortuna al botteghino. “Solo una mia riga è entrata nel film“, dirà non senza rammarico Faulks. “Qualcosa sugli assorbenti igienici, temo. I registi hanno faticato a trovare un corollario visivo della vita interiore di Charlotte, ma Cate Blanchett è stata molto brava“. L’unico merito che riconosce alla sceneggiatura lo scrittore britannico di romanzi storici. C’è anche un legame musicale tra “Charlotte Gray” stasera in tv, e le canzoni popolari cantate dalla resistenza, a render veritiera la finzione scenica.

Charlotte Gray- Scene in musica- Da YouTube

Charlotte, ardimento e coraggio; offre un tributo al potere del carattere umano. Quando la guerra ti cambia, di fronte le miserie che impoveriscono, qualcuno prova a lottare contro la resa. Il finale del film, “Charlotte Gray“, è imprevedibile, inaspettato. E non si può svelare. Tutta la riconoscenza va a coloro, uomini e donne, che hanno fatto scendere sulla terra teorie e ideali, non lasciandole parole astratte, tanto da cambiare il mondo. Come disse, dalle strade sterrate di un’Italia ancora in rovina, la staffetta su due ruote Gino Bartali: “Il bene si fa ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca“. Allo stesso modo, come in una Milano-Sanremo di altruismo, anche qui nel film, Charlotte, su per altre strade in salita, in silenzio verso la vetta.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. SEGUICI!