Nell’ambito dell’amministrazione attuale si sono verificati enormi cambiamenti dovuti all’evoluzione tecnologica. Tra questi vi è sicuramente il passaggio delle pratiche burocratiche da cartacee a virtuali. Una trasposizione telematica, dunque, che ha coinvolto l’intero settore in questione con la nascita di nuovi strumenti quali ad esempio lo Spid. Ma che cos’è lo Spid e a che cosa serve, o ancora come attivarlo? Andiamo a vedere insieme le risposte a tali quesiti.

Spid: cos’è e come si attiva

Fatta la doverosa premessa sul contesto di applicazione ed origine dello Spid, andiamo ora a vedere innanzitutto di cosa si tratta. Il suddetto acronimo sta per Sistema Pubblico di Identità Digitale. Una sorta di chiave d’accesso universale a qualsivoglia servizio dell’amministrazione online.

Uno strumento utilissimo, dunque, poiché racchiude in due semplici elementi (Username e Password) quanto serve per poter avere libero accesso al sistema telematico sopra menzionato. Quindi, ad esempio, per iscriversi a concorsi, o ancora accedere ai servizi postali, etc. Insomma rientrano nella sfera d’azione dello Spid tutti quei canali collegati all’ambito amministrativo (i cosiddetti privati aderenti).

Un cambiamento del genere ha dunque rivoluzionato in toto l’apparato burocratico spesso lento e basato su modelli cartacei innumerevoli. Il passaggio alla pratica telematica ha accorciato i tempi e snellito lo sviluppo del sistema amministrativo adeguandolo alle esigenze del cliente/utente da un lato, e dei dipendenti pubblici dall’altro.

Le pratiche di attivazione

Per quanto concerne l’attivazione dello Spid, essa consiste nel possedere prima di tutto i requisiti minimi quali: l’essere maggiorenni e avere a portata di mano codice fiscale o tessera sanitaria o di riconoscimento. L’ottenimento è chiaramente aperto a tutti, sia cittadini italiani che stranieri residenti in Italia.

Dopodiché si passa alla vera e propria fase di creazione dell’identità digitale, per la quale servono:

  • Un indirizzo email valido e attivo
  • Numero di cellulare
  • Documento di riconoscimento
  • Tessera sanitaria (in cui è presente il codice fiscale)

Gli elementi sopraindicati servono sostanzialmente alla verifica dell’identità del richiedente per poi procedere con l’attivazione della controparte digitale. Esso può svilupparsi in tre modalità: via webcam, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o firma digitale.

Va da sé che per fare tutte queste operazioni bisogna in primis recarsi sul sito SpidItalia, con l’identità digitale Spid Register.it. Un’azione preliminare che precede quelle menzionate, quindi il primo step per il processo di ottenimento dello Spid. Esistono diversi Provider che adempiono a questo scopo ma quello citato è di sicuro tra i più accreditati ed affidabili.

Una volta ultimata la pratica di attivazione si potrà avere accesso alle credenziali per il Login. Dunque Username e Password utili per entrare in qualsiasi canale amministrativo online (dove sarà presente la sezione Entra con SPID).

Riepilogando, l’identità digitale ha senz’altro portato giovamento all’intero apparato burocratico velocizzandone le tempistiche. Ciò andando incontro sia al cliente/utente che ai dipendenti pubblici. Ambo le parti in tal modo si trovano avvantaggiate nelle rispettive pratiche online non dovendo ricorrere al rilascio di modelli cartacei obsoleti ormai e mantenendo così il passo con l’evoluzione sociale e tecnologica.