Che fine ha fatto Obafemi Martins? Ecco dove gioca oggi l’ex Inter

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Di Redazione Metropolitan

Il suo nome letteralmente significa “il re mi ama” in yoruba, un dialetto che viene parlato nella parte occidentale dell’Africa. Un nome decisamente di buon auspicio. E anche in Italia, seppure per un breve periodo, almeno trai tifosi interisti, Obafemi Martins è stato amato, diventando un’icona per quella sua circense forma di esultanza. A poco a poco, però, le sue tracce svaniscono nel nulla, disperdendosi lontano dai massimi campionati europei. Ecco che fine ha fatto oggi.

Obafemi Martins: una nuova vita in Cina

In Italia Obafemi Martins, al di là dei tanti goal segnati con la maglia dell’Inter, è ricordato soprattutto per due particolari episodi. Il primo è legato a quel curioso caso che si creò intorno alla sua reale data di nascita, quando la Federazione Nigeriana accusò la società nerazzurra di aver falsificato l’età anagrafica dell’attaccante da 27 a 22 anni. Il secondo, invece, è la sua partecipazione alla nona puntata della seconda stagione della sitcom “Camera Caffè”, dove dimostrò anche di possedere discrete doti recitative. Ma non è il cinema la sua strada.

Nel 2006 la sua esperienza in Serie A con l’Inter si conclude. Da quel momento Martins gira parecchio e cambia diverse squadre (Newcastle, Wolfsburg, Rubin Kazan, in prestito al Birmingham City e Levante), mettendo comunque sempre in risalto una pregevole vena realizzativa. Dopo una parentesi di due anni negli Stati Uniti, tra le fila dei Seattle Sounders, nel 2016 si trasferisce infine in Cina allo Shanghai Shenhua, alla volta di una nuova vita. E che vita! Qui, infatti, dove condivide lo spogliatoio con giocatori del calibro di Tevez e Guarin, percepisce uno stipendio di addirittura 6,6 milioni a stagione. Una cifra da capogiro. Tuttavia nel 2018 rimane svincolato.

Oggi, dopo due anni di inattività lontano dai campi, è finalmente iniziata per Martins una nuova avventura, sempre in Cina, con un nuovo club. Di recente ha infatti firmato un contratto con il Wuhan Zall, nonostante le passate voci di mercato lo avessero indirizzato alla corte del Monza di Silvio Berlusconi.

Insomma, a quasi 37 anni suonati di ritirarsi non se ne parla propri (o forse 43?). Perché, dopotutto, quelle acrobatiche capriole, a sigillo di ogni rete realizzata, sarebbero mancate un po’ a tutti.

MARCO TARTAGLIONE

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