Chi è Bambie Thug, la cantante dell’Irlanda all’Eurovision 2024

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Di Redazione Gossip

Bambie Thug, al secolo Bambie Ray Robinson, nasce nella contea di Cork 31 anni fa. Sin da piccola si distingue nell’ambito musicale vincendo, insieme al coro della scuola, la prestigiosa All Ireland Schools Choir Competition, attitudine che perfeziona studiando teatro musicale. La svolta arriva dopo aver cambiato nome artistico, a cui segue l’acquisizione della consapevolezza della propria identità di genere e alla rinuncia alle varie etichette che la società impone arrivando a sentirsi più libera.

Chi è Bambie Thug

Nata a Macroom da madre irlandese e padre svedese, Bambie Thug ha mosso i primi passi come ballerina classica, prima di trasferirsi a Londra per tentare di trasformare quella passione in una carriera. Dopo aver scoperto l’amore per i musical, la giovane artista irlandese si è messa sotto col canto e la scrittura di musica, pubblicando il suo primo singolo, Birthday, nel 2021 e dando subito scandalo con un video musicale ad alto contenuto erotico pubblicato addirittura su siti porno.

Nello stesso anno sono usciti altri singoli di Bambie Thug, P.M.P e Kawasaki (I Love It), e il particolare stile dell’artista le ha permesso di iniziare a farsi notare. Sempre molto diretta nella scrittura, basata su esperienze personali con la dipendenza da droghe, la stregoneria e le relazioni sentimentali che non si sono concluse nel migliore dei modi, Bambie Thug porta all’Eurovision 2024 una canzone che parla di una rottura difficile tra inganno e il dolore per un amore non corrisposto.

Bambie Thug presenterà Doomsday Blue all’ESC 2024, un brano già considerato un inno da tutti coloro che appartengono alla comunità queer e che, per questo motivo, non possono esprimere il proprio potenziale; la performer afferma, invece, che questa canzone la rappresenta pienamente come artista, passando da momenti potenti ed esplosivi a dimostrazioni di sentimento e dolcezza, il tutto per mezzo di versi di streghe assassine, intermezzi pop con inflessioni jazz e le urla metalliche di chitarre elettroniche. “Avada Kadavra/I speak to destroy”, basta questo incipit per immergersi nell’atmosfera demoniaca del pezzo. Tra l’altro è una citazione del film Harry Potter.