Benedetta D’Anna, in arte Benny Green, si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Fanpage. Negli ultimi mesi si è parlato tanto di lei. Ex impiegata di banca, è stata licenziata dopo che i suoi superiori hanno scoperto la sua passione per l’hard, tra spettacoli nei club e foto osé su OnlyFans. Oggi è una pornostar, che ha lavorato anche con Rocco Siffredi.

Fin da bambina ha dovuto imparare a lottare contro problemi più grandi di lei. Abbandonata dal padre, Benny Green è stata colpita da una bruttissima malattia, «un tumore di Wilms, con zero probabilità di riuscita degli interventi, invece ho fatto la chemioterapia e l’ho superato. Neanche sapermi malata, lo ha convinto a riavvicinarsi a me. Dai miei 10 anni in poi, è stato allontanato per decisione del Tribunale dei Minori. Questo mi ha comportato una serie di problematiche psicologiche, non capivo il motivo di questa scelta».

Anche il rapporto con la madre è stato spesso turbolento. «Mia mamma è una donna molto chiusa, poco aperta agli affetti e alle parole, ha sempre troncato ogni discussione. Sono stata lasciata in mezzo a una strada un sacco di volte, vinta nelle crisi della mia malattia psicologica. E ho superato tutto da sola. In quelle fasi, mia madre mi chiudeva la porta in faccia. Non voglio vendetta, non voglio farle del male, mi sta bene che ora sia presente nella mia vita, però non posso dire di avere avuto un rapporto idilliaco con lei». La madre si è poi sposata con Raoul Gramellini, padre del giornalista Massimo Gramellini, di cui Benny dice di «conservare dei bei ricordi».

Il malessere è peggiorato dopo i 20 anni, quando Benedetta è caduta nel vortice dei disturbi alimentari e della depressione. Le molestie subite sul posto di lavoro, in banca, di certo non le sono state d’aiuto. «Due mesi dopo essere stata assunta, ero già caduta in piena anoressia. Quando ho iniziato avevo 22 anni, mi sono gettata a capofitto nel lavoro, ho fatto un corso di studi di economia, perché volevo fare la mia parte. Poi, è iniziato il mobbing, le richieste di post cena, colleghi che mi dicevano: “Vieni nell’archivio con me”, “Accompagnami in hotel”, “Raggiungimi in bagno”. Mi chiedevano di fare se**o a tre con le loro mogli. Anche se andavo nella stanza accanto a far firmare un documento, i soliti colleghi si riunivano e dicevano: “Io ti metterei sul tavolo”

Benedetta D’Anna, però, è anche una mamma di tre figli e una donna che ha iniziato a lottare sin da bambina. Il padre l’ha abbandonata, poi lo spettro della malattia ha funestato gli anni migliori della sua vita: prima un tumore di Wilms, poi l’anoressia, la bulimia e la depressione. Il rapporto conflittuale con la madre, l’ha costretta a farsi coraggio e a rialzarsi da sola. Anche sul posto di lavoro, non sarebbero mancate le vessazioni. Alcuni colleghi le avrebbero chiesto di raggiungerli in bagno, si sarebbero abbassati i pantaloni o le avrebbero proposto sesso a tre con le mogli. “La mia vita sembra una tragedia, ma sono stata più forte di quello che pensavo, sono riuscita a sopravvivere, a diventare mamma, non mi sono lasciata tentare dalla pericolosa scorciatoia della droga. Per me è motivo di grande orgoglio”, ci ha raccontato.

Adesso Benny Green si vive con serenità il suo lavoro e la sua vita da mamma. Reduce da un progetto con Rocco Siffredi, l’attività di porno star riesce a farle fruttare grandi incassi. Da uno stipendio di 1400 euro come impiegata in banca, Benedetta è passata a guadagnare cifre fino a sette/otto volte maggiori. «Le scene vengono pagate singolarmente anche 1500 euro, poi guadagno sulla vendita dei miei film, con OnlyFans e poi con i miei cachet quando faccio la performer nei weekend».