Il primo voto per il Quirinale si apre alle 15, ma non si trova un nome che superi il quorum richiesto nelle prime tre votazioni. Inizia allora a circolare il nome di Elisabetta Belloni. L’ingresso della sua figura potrebbe aprire la strada a Mario Draghi per il Colle.

La notizia è stata anticipata da Open, a seguito delle prime votazioni. Nessun nome riesce a spiccare, a parte quello di un’outsider, la direttrice del Dis ed ex segretaria generale della Farnesina, Elisabetta Belloni. Il primo giorno di voto per il Quirinale infatti non porta a grandi conclusioni: il centrodestra cerca di prevalere, nonostante il ritiro di Silvio Berlusconi. L’importante, per il centrodestra, è evitare che Draghi arrivi al Quirinale. Un nuovo nome, assieme ai già papabili Elisabetta Casellati, Marcello Pera e Letizia Moratti, si aggiunge alla lista. La Belloni potrebbe rivelarsi una scelta possibile.

La natura del futuro governo si presenta instabile, e gli accordi tra i diversi partiti non riescono a giungere a conclusioni pragmatiche. Questo nome potrebbe cambiare la situazione?

Elisabetta Belloni: chi è la possibile candidata al Quirinale

La possibile sostituta per il ruolo di presidente del Consiglio è lei Elisabetta Belloni. 63 anni e una lunga esperienza in politica, potrebbe mettere d’accordo tutti e al contempo spianare la strada a Mario Draghi come presidente della Repubblica.

Dopo la laurea in Scienze Politiche conseguita nel 1982 alla Luiss di Roma, inizia la sua carriera diplomatica alla Farnesina, presso la Direzione generale degli Affari Politici, per poi recarsi Vienna e poi a Bratislava, dove rimarrà fino al 1999. Torna poi a Roma in qualità di funzionario al Ministero degli Esteri. Nel 2004 che avviene il primo salto di qualità, durante il governo Berlusconi II. È con l’allora ministro degli Esteri, Franco Frattini, che Belloni sarà nominata Capo dell’Unità di Crisi della Farnesina. Nel 2007 viene insignita dalla Francia dell’onorificenza di cavaliere della Legion d’onore, e l’anno dopo lascerà l’Unità.

Sempre Frattini la manderà avanti, nominandola direttrice generale per la Cooperazione allo sviluppo, per poi spostarsi al ruolo di direttrice generale per le Risorse e l’Innovazione.

Il 2015 segna una svolta: questa volta con il centrosinistra, salirà al fianco del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in carica di Capo di Gabinetto. Con le dimissioni di Renzi nel 2016, Gentiloni (ora a capo del governo) la nominerà Segretaria generale del ministero degli Esteri. La Belloni è la prima donna a ricoprire l’incarico, uno dei più importanti della Repubblica.

Esce dalla Farnesina 8 mesi fa, quando Mario Draghi la nomina capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis).

Un curriculum con cui Elisabetta Belloni si è guadagnata il rispetto del mondo della politica italiana ed estera.

Staremo a vedere.

Serena Baiocco

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