Paolo Borzacchiello (Brescia, 25 maggio 1974) è uno scrittore, consulente e imprenditore italiano.

Fra i massimi esperti di intelligenza linguistica applicata al business, da oltre quindici anni si occupa di studio e divulgazione di tutto ciò che riguarda le interazioni umane e in particolare modo il linguaggio. È tra i più quotati trainer e speaker nel mondo della comunicazione efficace e della vendita ed è il direttore di HCE University.

Ogni anno forma migliaia di persone in aula e segue aziende, imprenditori e manager in tutto il mondo. Dopo studi, ricerche e approfondimenti, e oltre quindici anni di esperienza diretta sul campo, ha creato HCE, Human Connections Engineering, la disciplina che studia il modo in cui gli esseri umani comunicano, pensano e interagiscono, e ne decodifica gli schemi e i processi per poterli modificare o replicare.

Ha scritto il bestseller La Parola Magica (Mondadori), Il Super Senso (Mondadori), Respira come se fossi felice (Minerva) e Il codice segreto del linguaggio (ROI Edizioni).
È di Aprile 2020, edito da Gribaudo, il primo libro della collana dedicata ad HCE. I suoi podcast e le sue lezioni sono bestseller e fra le più recensite.

Per promuovere la ricerca nel campo delle interazioni umane ha fondato HCE Research Institute.

È inoltre il co-founder di Upgrade Your Brain, la prima community social dedicata alla divulgazione gratuita di strumenti per migliorare la propria vita privata e professionale tramite semplici azioni basate su principi neuroscientifici.

Dall’ottobre 2018 è in fase di progettazione la serie televisiva ispirata al personaggio Leonard Want – alter ego letterario di Paolo Borzacchiello – protagonista dei suoi romanzi “La parola magica” e “Il Super Senso” (Mondadori) che narrano le vicende di un profiler linguistico-comportamentale alle prese con Dio.

Paolo è tante cose, è un divulgatore, continuerei a ripeterti quello, a me piace leggere, studiare, imparare, divulgare, è un distributore di conoscenza.

Ricordo che in più occasioni hai detto: “Questo è anche il personaggio Borzacchiello” e altre volte “Questo è più Paolo”:

sì, il personaggio è quello un po’ più corrosivo, quello che magari prende posizione netta o che provoca deliberatamente, a volte estremizzando le posizioni, mi serve per suscitare l’attenzione di persone a cui poi voglio comunicare. Paolo, quello più intimo, è quello che magari in aula racconta gli aneddoti più privati, racconta l’episodio triste della sua vita, racconta la sofferenza del bambino che poi ha imparato a fare pace con una serie di dinamiche e situazioni che ne hanno caratterizzato l’infanzia. Paolo forse è ancora il bambinello che a tratti non crede ancora di essere riuscito a fare tutto quello che ha fatto.