Cultura

Chi è realmente il Robin deceduto in BvS?

Zack Snyder ultimamente sta rispondendo su “Vero” (un’applicazione molto simile a Instagram. NdA) alle domande di alcuni fans su dei quesiti che il regista ha lasciato senza risposta, tipo: Lex Luthor è il vero assassino di suo padre. Ma quello che ora sta facendo parlare di più è il Robin deceduto

Già verso gennaio di quest’anno, il regista de “il primo periodo DCEU” (così intitolato da me per sottolineare le ovvie differenze con i film attuali. NdA) aveva sollevato il dubbio, dopo l’ennesima domanda, se il Robin morto in BvS fosse realmente Jason Todd come tutti noi fan più accaniti davamo per scontato. E’ arrivata finalmente la conferma: il costume “imbrattato” dal Joker nella teca non è quello di Jason, bensì quello di Richard “Dick” Grayson. Quando un altro fan gli ha poi domandato se con il suo “Flashpoint” avrebbe riportato in seguito in vita il primo Ragazzo Meraviglia, il regista ha sottolineato che il suo posto sarebbe stato preso da Carrie Kelley (per chi non lo sapesse, la Robin che affianca Bruce nella saga “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro”. NdA).

Quest’affermazione ovviamente collide con il fatto che stanno realizzando (o meglio, dovrebbero iniziare a realizzare) un film solo su Nightwing, che per logica, visto che è lui il Robin morto, non dovrebbe neanche esistere. Tutto ciò si spiega con il fatto che quando Snyder inizialmente ha preso in mano le redini per far nascere un DCEU, non aveva idea di come si sarebbe evoluto poi il tutto, di quali personaggi sarebbero comparsi e quali no. La Warner Bros., a differenza della Marvel, quando ha iniziato non aveva realizzato un piano a lungo termine sull’universo che stava andando a creare, quindi ecco che in “Man Of Steel” e in “Batman V Superman” ci saranno pezzi di puzzle che mai e poi mai troveranno posto nelle future pellicole

Esempio lampante: Wonder Woman viene accusata da Bruce che per più di 100 anni ha lasciato l’umanità al suo destino senza mai intervenire, quindi dopo la morte di Steve e della Seconda Guerra Mondiale, Diana è semplicemente scomparsa. Eppure ora esiste un “Wonder Woman 1984“…
Come si dovrebbe spiegare tutto questo? Semplice, bisogna dimenticarsi dell’affermazione fatta precedentemente e pensare che Wondy in realtà c’era, quindi non ha abbandonato il suo popolo, ma combatteva nell’ombra.

Per il momento tutto questo porterà un bel po’ di confusione a chi cerca un senso logico nel DCEU, per chi vuole giustamente dei collegamenti tra i vari film, ma anche per chi dovrà scrivere le prossime sceneggiature e si troverà dei dettagli che per forza dovrà eliminare i per far andare avanti tale universo.

Purtroppo la Warner Bros. ha fatto tante cose di fretta senza ragionare, pur di imitare la sua controparte (lo ammetto anch’io, nonostante sono fan “DC Comics per sempre nel cuore” NdA.), ha creato un universo senza base e l’ha lanciato nonostante fosse pieno di difetti senza cognizione di causa. Ora abbiamo delle pellicole che si incastrano tra loro con molta difficoltà, dobbiamo solo sperare che i nuovi film riusciranno a collegarsi meglio e che, soprattutto, riescano in qualche modo a creare la strada giusta per un DCEU che vale la pena conoscere e far conoscere a un pubblico sempre più vario. 

Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)

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