Franco Zeffirelli è stato un regista, sceneggiatore e politico italiano conosciuto per aver diretto capolavori come Romeo e Giulietta, La Traviata e moltissime opere per il teatro. Franco Zeffirelli (Gian Franco Corsi Zeffirelli), è nato a Firenze il 12 febbraio 1923 e viveva a Roma. Regista, sceneggiatore e scenografo di successo, è morto nella Capitale nel 2019 dopo aver impresso la sua firma indelebile su uno dei più grandiosi capitoli del cinema.
Franco Zeffirelli si è spento all’età di 96 anni, alle spalle una carriera straordinaria alla regia di decine di pellicole che hanno fatto la storia del grande schermo: suoi titoli come La bisbetica domata e Callas Forever, con diversi film tratti dalle ipere di Shakespeare e da celebri successi della lirica.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove studia Scenografia per poi praticare la materia come professione nel secondo dopoguerra. Nel 1947 ha una piccola esperienza come attore recitando nel film di Luigi Zampa L’onorevole Angelina. Negli Anni ’50 ha i primi approcci dietro la telecamera quando lavora come aiuto regista per Luchino Visconti durante le riprese dei suoi film Senso e La terra trema.
Nel 1954 debutta come regista al Teatro alla Scala dove dirige gli spettacoli L’elisir d’amore e Cenerentola di cui cura anche i costumi e le scenografie. Presenta poi l’opera lirica Don Giovanni al Teatro di corte di Napoli prima di ottenere un ingaggio per il cinema per la direzione di Camping. Ritorna poi a occuparsi principalmente di teatro per circa un decennio dirigendo grandi opere in teatri prestigiosi come Pagliacci al Royal Opera House di Londra, Otello al Royal Shakespeare Theatre, Romeo e Giulietta al City Center di Broadway, La bohème al Wiener Staatsoper di Vienna e Chi ha paura di Virginia Woolf? Al Théâtre de la Renaissance di Parigi.
Nel 1969 ottiene un grande consenso da parte della critica per il suo lavoro come regista nel film Romeo e Giulietta, vincendo un Nastro d’argento e un David di Donatello. Negli anni successivi si occupa di soggetti sacri girando la pellicola Fratello sole, sorella luna e la miniserie Gesù di Nazareth. Nel 1979 dirige la sua 2ª grande produzione hollywoodiana, Il campione, con Jon Voight e Faye Dunaway. Due anni più tardi porta nelle sale Amore senza fine con Brooke Shields nei panni della giovane protagonista. Successivamente realizza la versione cinematografica di due grandi opere, La traviata e Otello, e porta sul grande schermo la vita di uno dei più grandi direttori d’orchestra italiani in Il giovane Toscanini.
La vita privata del regista Franco Zeffirelli
Per quanto riguarda la vita privata, Franco Zeffirelli è nato da una relazione tra Alaide Garosi (madre di cui sarebbe rimasto orfano a soli 6 anni), un’affermata sarta titolare di un ateliera Firenze, e Ottorino Corsi, commerciante di tessuti pregiati. La madre di Franco Zeffirelli era appassionata di musica e sapeva suonare il pianoforte, oltre a destreggiarsi con il canto, ed era sposata in realtà con Alberto Cipriani, un avvocato da tempo malato e costretto a lunghi ricoveri in ospedale. Dalle nozze tra i due sono nati Adriana, Ubaldo e Giuliana.
Ottorino Corsi, padre del regista, aveva già moglie, Corinna, e una figlia di nome Fanny. Franco Zeffirelli, frutto di una relazione all’epoca ritenuta scandalosa, avrebbe preso il cognome dalla lettera che, quel giorno, toccava in anagrafe: la zeta, appunto. La mamma, ispirandosi all’aria dell’Idomeneo mozartiano, aveva scelto Zeffiretti, ma un errore di trascrizione in Comune lo avrebbe reso per sempre Zeffirelli…
Chi sono i figli e il legame con Luchino Visconti
Franco Zeffirelli non si è mai sposato, ma ha adottato due figli. Luciano Bacchielli e Pippo Pisciotto Zeffirelli, la cui adozione sarebbe stata formalizzata nel 1999 quando avevano superato i 30 anni, lo avrebbero poi aiutato a dare vita, nel 2015, alla fondazione che porta il suo nome.
Franco Zeffirelli, come riporta Rai Cultura in una intervista rilasciata dal regista a Francesco Gatti per la rubrica Tuttifrutti, non ha mai nascosto la sua omosessualità. Nel corso della sua vita ha instaurato un profondo legame artistico e privato con Luchino Visconti.