Chi l’ha Visto? Olesya Rostova: non è “la piccola guerriera” Denise Pipitone

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Di Redazione Metropolitan

Ormai quasi da due settimane l’Italia cercava di scoprire se la giovane Olesya Rostova fosse Denise Pipitone, la bambina scomparsa il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo. Nel corso della trasmissione russa Pust Govoryat andata in onda due giorni fa i dati hanno dimostrato che non è così altre due donne hanno sostenuto che la ragazza sarebbe potuta essere la loro figlia.

Ora c’è la certezza. Dal pomeriggio di oggi, 7 aprile 2021, c’è la conferma che Olesya Rostova non è la bambina paffutella che tutti ricordano nei video di 13 anni fa. «Ho sognato di vedere Denise tornare a casa» confessa Pietro Pulizzi ai microfoni di Chi l’ha visto? «Ti addormenti pensando a lei e ti svegli pensando a lei – prosegue il padre biologico della bambina – è una guerra senza ancora vincitori». «Denise è una piccola guerriera proprio come sua madre» conclude l’uomo, senza abbandonare la speranza, nonostante le ultime notizie emerse. Tuttavia, la trasmissione del canale russo All National TV ha rivelato l’esito dell’esame del sangue in un modo che ha suscitato lo sdegno del legale di Piera Maggio così come di molti italiani.

Lo show russo

L’avvocato Giacomo Frazzitta, infatti, spiega alla conduttrice Federica Sciarelli quanto è avvenuto durante tutto il suo collegamento con gli studi della tv russa, ben prima del collegamento. Prima della diretta, il legale ha tentato di collaborare con l’omologo russo, difensore di Olesya Rostova. Durante la trasmissione Pust Govoryat è andato in onda quello che i giornalisti della Rai descrivono come «una lotteria delle madri». Sono stati infatti prelevati i DNA di tre madri che in diretta hanno scoperto il risultato dell’analisi del gruppo sanguigno. «Non stiamo a giocare con la vita delle persone» ha commentato l’avvocato Frazzitta a Dmitriy Borisov in diretta durante la trasmissione. «Volevamo sapere il gruppo sanguigno in via riservata, voi avete voluto fare lo show».

I risultati delle analisi del gruppo sanguigno

Solo al termine della trasmissione russa, tra l’imbarazzo ed il nervosismo, è finalmente arrivata la comunicazione sul cellulare del difensore Frazzitta che ha confermato quanto in tanti temevano. Il gruppo sanguigno non corrisponde con quello di Denise. In merito alle critiche circa il tipo di verifica interviene la genetista Marina Baldi commentando che «l’analisi del gruppo sanguigno è la cosa più rapida da fare; ogni volta che si deve cercare l’identità si entra in potenziali drammi umani prima che scientifici».  

La ricerca sui social di Olesya

Il giornalista Marc Innaro ha fatto una ricerca sui vari profili social di Olesya. Dal giugno 2020 ha un account Instagram su cui oggi festeggia i 70.000 followers e poi ancora altri profili che emergono nel novembre 2018 e febbraio 2019. Dmitriy Borisov è stato taggato proprio nelle ultime 24 ore in un post della Rostova. Molte altre le suggestioni che arrivano da internet come quella che fa emergere la partecipazione della ragazza ad un reality in onda online dal titolo “Trash house”. In effetti in un video di questo programma rilanciato ieri, dopo l’uscita di Pust Govoryat, appare proprio la ragazza.

Il comandante Marcos

Verso la fine del blocco della puntata dedicato alla vicenda di Denise Pipitone emerge la figura di un personaggio che si fa chiamare “Comandante Marcos”. L’uomo sostiene di essere entrato in contatto con Denise Pipitone tramite Messenger. La bambina lo avrebbe chiamato, dopo essere scappata da una comunità, rassicurandolo sul fatto di essere in buone mani. Diverse le madri che riportano le vicende avvenute alle proprie figlie. Sarebbero le stesse ragazze a far pervenire ai genitori una comunicazione inquietante perché sempre uguale: «sto bene, non mi cercare perché sarò io a mettermi in contatto con te. Sono scappata perché non potevo più sopportare gli abusi». Unico elemento in comune tra tutte queste storie è la presenza di Achille Lauri, vero nome del Comandante Marcos, ex componente del SISDE ed ex collaboratore di giustizia. Ennesimo tassello misterioso di questa vicenda che ancora non volge al termine.

di Serena Reda