Chi sono i figli di Ugo Tognazzi e gli amori infiniti dell’attore

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Di Redazione Metropolitan

Ugo Tognazzi ha avuto storie lunghe ed importanti e quattro figli. Richy, il figlio maggiore, anche lui attore e regista, è nato nel 1955 dalla relazione con Pat O’Hara. Nel 1963 l’artista è convolato a nozze con la collega norvegese Margarete Robsahm, con la quale ha avuto Thomas (1964). Infine, i figli minori Gianmarco (1967) e Maria Sole (1971), sono nati dal matrimonio con Franca Bettoja.

Fin dall’inizio della sua carriera infatti gli vengono attribuiti mille flirt, e tante storie d’amore più o meno importanti, tra cui ricordiamo: Caprice Chantal, cantante e ballerina martinicana e Hélène Chanel, attrice francese. Nel 1955 s’innamora di Pat O’Hara, ballerina irlandese, che al tempo lavorava nella sua compagnia di rivista, dalla quale nacque Ricky, oggi attore e soprattutto regista conosciuto ed apprezzato. Con Pat, Ugo non si sposa, ma vive per anni.

Nel 1962 conosce Margaretha Robsahm, attrice norvegese, nel film…(titolo), che sposa nel 1963 e l’anno seguente nasce Thomas, che ora si divide tra produzione e regia. Con Margaretha, Ugo vive tre anni, di cui uno tra l’Italia e la Norvegia.

Dopo anni di fama anche come latin lover esterofilo, nel 1965 Ugo incontra quella che poi diventerà la donna della sua vita, finalmente un’italiana: Franca Bettoja. È anche lei attrice, bella e raffinata. Ma è soprattutto donna intelligente e generosa, che non solo sa rimanergli accanto fino alla fine, ma sa anche tenere assieme una strana, allargata famiglia, rinunciando ad inseguire il proprio successo professionale.

Dalla loro relazione, nascono due figli: GianMarco nel 1967, anche lui attore affermato, e Maria Sole nel 1971 regista.

I figli precedenti, sono sempre stati di casa, soprattutto Ricky, mentre Thomas che continuava a vivere con la madre Margaretha ha fatto sempre la spola tra l’Italia a la Norvegia per unirsi a loro. Ugo sposa Franca nel 1972 a Velletri, dove i due misero su una bellissima ed accogliente grande casa comune.

I figli di Ugo Tognazzi oggi a Domenica In

Poker di ospiti in un colpo solo per Domenica In, trasmissione di successo della domenica pomeriggio di Rai Uno e condotta da Mara Venier; in studio, infatti, saranno presenti Ricky, Gianmarco, Maria Sole e Thomas Tognazzi, i quattro figli del compianto Ugo. I quattro interverranno in diretta televisiva per parlare libro dedicato al loro amato papà e intitolato “Ugo – La vita, gli amori, gli scherzi di un papà di salvataggio”. Gli aneddoti curiosi di sicuro non mancheranno, come quello rivelato dal figlio Gianmarco: “Io gli dicevo ‘Papà…’, ma lui non rispondeva. Provavo due o tre volte senza risultato, poi lo chiamavo ‘Ugo…’ e lui subito mi chiedeva ‘Che c’è?’. Non reagiva alla parola ‘papà’, perché lui non era un padre, era molto più figlio che padre dei suoi figli… E fondamentalmente la vera chiave di Ugo è stata proprio questa: che è sempre rimasto un bambino, ha saputo mantenere intatta la sua innocenza e la sua ingenuità, rigettando tutte quelle sovrastrutture che un uomo mette sopra la propria coscienza e che gli impediscono di mostrare il bambino che è in lui. Credo proprio che sia il vero segreto di mio padre, l’essere stato sempre un bambino, aver mantenuto la purezza, l’onestà, il piacere del gioco di un bimbo: la cucina era un gioco, le donne erano un gioco, tutto era un gioco. Il suo lavoro in primis”.

Maria Sole Tognazzi, che Ugo ebbe con Franca Bettoja, ha raccontato che suo padre per lei era un enigma e di lui conserva pochissimi ricordi concreti. “Papà morì quando avevo diciott’anni, ma negli ultimi tempi, nella mia delicata fase adolescenziale, si era già trasferito in Francia. Non c’era mai, Ugo, e comunque, non era il tipo di padre che chiedesse ai figli un’approvazione del mestiere che aveva scelto come compagno d’avventura. Le mie memorie sono tutte personali”. Pochi ricordi anche per Thomas, nato dall’unione di Ugo Tognazzi con la norvegese Margarete Robsahm: “Papà l’ho incontrato per la prima volta quando avevo sette anni, o almeno quello è il primo ricordo che ho. Dopo il divorzio, Margarete, mia madre, si era risposata e aveva avuto una bambina, ma io non ho saputo di avere un padre diverso da quello di mia sorella sino ai sei anni. Credo sia stata mia nonna a dirmelo senza pensarci e quando l’ho saputo ho chiesto a mia madre se era vero. Lei mi ha detto di sì e mi ha dato una foto di papà, che ho tenuto sul mio letto, non so, per un anno, un anno e mezzo. Poi ho chiesto a mia madre quando avrei potuto vederlo e così lei ha organizzato un incontro che è avvenuto in Ungheria, in un albergo”.