
Il gruppo Kalush Orchestra nasce nel 2019 in Ucraina su iniziativa del rapper Oleh Psyuk che coinvolge nel suo progetto hip hop il polistrumentista Ihor Didenchuk e il ballerino Vlad Kurochkache. La formazione prende il nome in onore di Kalush, città natale di Oleh situata ai piedi dei Carpazi.
Il gruppo è nato in circostanze abbastanza casuali. Nel 2019 il cantante Oleh Psjuk pubblicò un post su Facebook con l’obiettivo di cercare musicisti e creare una band musicale. All’appello risposero un po’ di persone, tra cui Ihor Didenčuk e MC Kilimmen. Nel corso degli anni al gruppo si aggiunsero poi altri membri, tra cui i polistrumentisti Timofij Muzyčuk e Vitalij Dužyk e i coristi Džonni Divnyj e Džonni Divnyj. I Kalush Orchestra hanno pubblicato dal 2019 molti singoli, ma solo un ep, “Jo-jo“, e un album, “Hotin“, entrambi usciti nel 2021.
Quando è scoppiata la guerra in Ucraina lo scorso 24 febbraio, il cantante Oleh Psjuk è subito partito dalla capitale Kiev, dove viveva, per tornare nella sua città, Kaluš. Qui il rapper ha lasciato perdere la musica e si è messo subito a lavoro per aiutare i profughi ucraini in fuga dalla guerra, consegnando pacchi di aiuti umanitari e accompagnando i civili alle stazioni ferroviarie per lasciare l’Ucraina.
Successivamente, nel 2021, Psyuk decide di realizzare una sorta di progetto parallelo facendo entrare nell’organico della band altri membri come Tymofii Muzychuk, Vitalii Duzhyk e Dzhonni Dyvnyy. Nascono così i Kalush Orchestra, formazione capace di combinare motivi etnici tipici della cultura tradizionale ucraina con la musica hip hop, facendo uso tanto di strumenti folkloristici quanto contemporanei.
Il primo risultato di questa interessante combinazione musicale prende il nome di Stefania, un omaggio che Oleh ha voluto fare a sua madre e che ha conquistato il primo posto all’Eurovision Song Contest 2022.
Con il folk rap di Stefania, infatti, i Kalush Orchestra si sono aggiudicati la simpatia del pubblico ma soprattutto il primo posto con ben 631 voti.
Il testo della canzone è stato scritto da Oleh Psiuk e Ivan Klymenko, mentre le musiche sono di Ihor Didenchuk, Tymofii Muzychuk e Vitalii Duzhyk
All’Eurovision 2022 i Kalush Orchestra diventano il megafono di ciò che sta accadendo in Ucraina. E loro stessi, pochi giorni prima dell’inizio della kermesse, lo hanno raccontato: “La partecipazione all’Eurovision è la possibilità che ci viene data di rappresentare la nostra cultura a livello internazionale, e mostrare quanto sia incrollabile lo spirito ucraino e il coraggio anche su un palco musicale. Noi ora siamo come un altro megafono dell’Ucraina, e rappresentare il Paese in questo momento è una grande responsabilità”, ha sottolineato la band. “Noi ci esibiamo a nome di ciascuno che è stato colpito dalla guerra e combatte per la pace. Grazie alla nostra musica possiamo portare il messaggio al grandissimo pubblico dell’Eurovision. Inoltre, vogliamo mostrare agli ucraini nella notte dell’Eurovision che non sono soli, che tutta l’Europa guarda come noi ombattiamo in questa guerra crudele e ci sostiene. Perché non succeda diversamente – ha sottolineato la band – noi vinceremo“.