Chiara Ferragni ospite da Fazio, il Codacons chiede di farle 7 domande: ecco quali

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Di Redazione Gossip

Non si dà per vinto il Codacons e, dopo che il Tar ha respinto il ricorso presentato in relazione alla partecipazione di Chiara Ferragni a “Che tempo che fa” domani sera, domenica  3 marzo, l’associazione dei consumatori ha inviato a Fabio Fazio una lettera in cui chiede al conduttore di porre alcune domande all’influencer nel corso dell’intervista che andrà in onda sul Nove. Obiettivo del Codacons, come già sottolineato nel ricorso, “evitare che l’intervento dell’influencer si trasformo in una difesa senza contraddittorio sullo scandalo del pandoro-gate, vicenda per la quale la Ferragni, oltre ad essere stata multata dall’Antitrust, è sotto indagine per il grave reato di truffa aggravata a danno dei consumatori”.

”Ci rivolgiamo al conduttore – scrive il Codacons nella lettera – certi che avrà già considerato ogni aspetto connesso alla delicatissima scelta di invitare un ospite come Chiara Ferragni, oggi al centro di un vortice giudiziario e mediatico che impone cautele e attenzioni nel rispetto del ruolo che è proprio ad un conduttore”. E per ”scongiurare i timori esternati dai giudici del Tar Lazio”, l’associazione dei consumatori chiede a Fazio di proporre sette domande alla Ferragni. Ecco quali:

  1. È vero che nei suoi profili non è da escludersi a priori l’esistenza di followers che lei ha comprato?
  2. Perché per un periodo ha limitato i suoi profili impedendo la libertà di commento, e si leggevano solo quelli positivi?
  3. È vero che ha chiesto di bloccare il profilo di una ragazza che l’ha criticata? Se si, perché?
  4. In moltissimi momenti e post è vero che vestiva i suoi figli con le linee di abbigliamento Ferragni a lei riconducibili? Secondo Lei faceva pubblicità in quel momento?
  5. Sul pandoro Balocco, ritiene che il contenuto del cartiglio facesse pensare all’acquirente che il ricavato andasse in favore dei bimbi malati? O comunque è in grado di escludere a priori questa possibilità?
  6. Lei ha sostenuto, nell’intervista al Corriere della Sera, che se si rende pubblica la beneficenza fatta si crea un ‘effetto emulativo’. Perché allora nel contratto con Balocco per il pandoro ‘Pink Christmas’ ha fatto inserire l’obbligo di non comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione?
  7. Perché, subito dopo lo scoppio della vicenda Balocco, sono stati cancellati dai suoi profili social i post sulle uova di Pasqua, anch’esse vendute per beneficenza e finite al centro dell’inchiesta della Procura?

Staremo a vedere domani sera cosa succederà!