Nel 1996 la finale per il titolo di Eastern Conferece vede affrontarsi i Chicago Bulls di Micheal Jordan, Scottie Pippen e Dennis Rodman contro gli Orlando Magic di Anfernee Hardaway, Horace Grant ed un giovanissimo Shaquille O’Neal.

L’effetto Bulls

photo by Opinioni in Contropiede

Nel 1996 i Chicago Bulls sono la squadra di basket più famosa del mondo e Michael Jordan è la star indiscussa del team. Dopo i tre titoli consecutivi dal 1991 al 1993, i Bulls sono diventati popolari in tutto il mondo, grazie soprattutto alle giocate del giocatore maglia numero 23. Per due anni consecutivi mancano le finals, ma nel 1996 tornano prepotentemente sulla scena principale dell’NBA. In gara 1, i Bulls vincono facilmente, nonostante i 38 punti di Hardaway e i 27 di O’Neal per i Magic non ci è stato nulla da fare. La sera del 21 maggio 1996, i Magic entrano i campo convinti di poter tornare in Florida con una vittoria. Alla fine del primo tempo, Orlando è in vantaggio di 15 punti. Nel secondo tempo però, sale in cattedra la difesa dei Bulls. Rodman e compagni concedono solo 35 punti nei due quarti ai Magic. Jordan fa il resto in attacco, realizza 35 punti totali per condurre i suoi sul 2-0 nella serie. Questa gara però, rimarrà nella storia per il numero di telespettatori collegati, più di 8 milioni di persone. Ovviamente parliamo della tv via cavo, ma per quegli anni era una cifra impensabile da raggiungere. Questo era l’effetto che facevano i Chicago Bulls di Michael Jordan.

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