Choc a Chivasso: incesto madre con figlio scoperto dal marito/padre. Il protagonista di questa storia si è rivolto a un giornale locale, Primachivasso.it, per raccontarla (ma ha avuto un’immediata eco nazionale). Ed è stata pubblicata sabato 29 luglio.

L’uomo, al quotidiano locale, ha spiegato di lavorare “spesso in trasferta, fuori regione” e che “mercoledì sera (26 luglio, ndr), dopo cena, ero uscito di casa per raggiungere la sede del cantiere”, distante un centinaio di chilometri da casa, “in modo da essere puntuale al mattino“.

L’uomo, che dice di aver sempre avuto dei sospetti, una notte esce di casa per raggiungere il cantiere dove lavora e che si trova a cento chilometri da casa. Esce di notte per essere puntuale al mattino. Per strada, si accorge di aver dimenticato i farmaci salvavita e torna sui suoi passi. Arriva a casa, parcheggia e, gettando lo sguardo al balcone, vede la moglie mezza nuda in atteggiamenti intimi col figlio.

Rimasto chiuso fuori di casa, l’uomo ha deciso di chiamare “il 112”, aspettando “un’ora e mezza in attesa della pattuglia“.

E ancora: “I carabinieri arrivavano da fuori città, non mi ricordo da che stazione, e ho subito raccontato loro cosa fosse successo. Sono riuscito a entrare in casa solo grazie ai militari, ho preso le medicine e me ne sono andato”.

Quindi, il dettaglio sull’incesto: “Quando sono scesi, in ascensore, ho sentito mia moglie dire a mio figlio ‘Ci ha scoperti’, e allora mi è davvero caduto il mondo addosso. In quella casa non voglio più tornare, chiederò ospitalità a un amico, quello che è successo è impossibile da sopportare. Subito dopo, solo in macchina, ho anche pensato di andare in azienda e impiccarmi al carro ponte.
Io sono sempre via per lavoro e onestamente avevo qualche sospetto, ma mai avrei pensato che potesse essere vero”.

La pena per chi commette il reato di incesto in Italia

Il reato d’incesto è punito dall’articolo 564 del Codice penale, che recita quanto segue: “Chiunque, in modo che ne derivi pubblico scandalo, commette incesto con un discendente o un ascendente, o con un affine in linea retta, o con una sorella o un fratello, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni”.

Inoltre, “la pena è della reclusione da 2 a 8 anni nel caso di relazione incestuosa“. Ossia di un rapporto stabile e continuativo.

Se l’incesto è commesso da un adulto con un minorenne, la pena è aumentata per la persona maggiorenne.