Che il mondo dell’arte e dello spettacolo sia uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria non è una novità. Eppure, quando si chiede di sostenere l’industria cinematografica, a partire dalla riapertura delle sale, i piani alti si confondono. E non solo nel nostro paese. Christopher Nolan è solo il primo di un gruppo di più di 40 personalità di spicco del cinema britannico ad aver firmato una lettera indirizzata al governo di Sua Maestà.
Tra gli altri firmatari troviamo Steve McQueen, Ridley Scott e Jude Law, giusto per fare qualche nome. La richiesta è quella di intervenire con più vigore a favore delle sale, destinate altrimenti a chiusure definitive. I cinema nel Regno Unito hanno infatti chiuso le porte dall’inizio della pandemia. E nonostante i finanziamenti del British Film Institute, per i quali i firmatari ringraziano, la situazione rimane critica, anche per tutti gli operatori più grandi, quali Odeon e Cineworld, che finanziamenti ancora non ne hanno ricevuti.
Christopher Nolan e gli altri firmatari
Danny Boyle, Richard Curtis, Jane Goldman, Guy Ritchie, Matthew Vaughn, Ben Wheatley e Joe Wright si uniscono a Nolan per annunciare che “il cinema è sull’orlo di un abisso”. Gli incassi sono calati del 76% rispetto al periodo pre-emergenza, e questo significa che il cinema britannico è in effetti in pericolo, perché anche da questi dati dipende il futuro della produzione e della distribuzione. Ma con i dovuti interventi l’industria cinematografica britannica potrà riprendersi, così che anche le generazioni future possano godere della “magia” del cinema.
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Manuela Famà