
Con la morte di Christopher Tolkien se ne va un altro personaggio fondamentale per la saga del “Signore degli Anelli”. Ma perché il figlio del grande scrittore era così importante?
Christopher Tolkien, il figlio del grande ideatore della saga del “Signore degli Anelli”, si è spento ieri all’età di 95 anni. Era uno scrittore, editore e, per un periodo, è stato anche insegnante di inglese al New College di Oxford. Fu inoltre una figura molto importante per la saga fantasy scritta dal padre.
Tolkien ha avuto, infatti, fin da bambino, un importante ruolo critico nelle opere del padre. Da piccolo ascoltava le storielle con protagonista Bilbo Baggins e da adolescente ha contribuito molto alla stesura del “Signore degli Anelli”, offrendo al padre una grande varietà di spunti.
Fra i tanti aiuti nella scrittura dell’opera del padre, non possiamo certo dimenticare il fatto che sia stato proprio Christopher Tolkien a disegnare e curare le mappe della Terra di Mezzo, che ha poi più volte corretto onde evitare errori e omissioni.

Attirò molto l’attenzione su di sé all’uscita della trasposizione cinematografica dell’opera del padre nei primi anni 2000, si era infatti mostrato in disaccordo e si era opposto, perché riteneva che la saga scritta dal padre non fosse adatta al grande schermo.
Tra i tanti lavori che ha svolto, è impossibile non citare quelli di edizione delle opere incomplete e poi divenute pubblicazioni postume del padre, alle quali ha lavorato non solo Christopher Tolkien, ma anche sua moglie, Baillie Tolkien. Uno dei lavori di edizioni più importanti e complessi è stato sicuramente il completamento del Silmarillion, per il quale Tolkien ha dovuto modificare molto il finale per fargli rispettare i canoni della Terra di Mezzo. Sono poi uscite altre raccolte di racconti proprio sulla Terra di Mezzo.
Con Christopher Tolkien se ne va una figura importantissima per il Signore degli Anelli, una delle saghe fantasy più belle mai create.