
Toshikazu Kawaguchi dopo il successo del bestseller “Finché il caffè è caldo”, torna con “Ci vediamo per un caffè”: il libro che viaggia nel tempo. Le storie ambientate nella caffetteria più magica del Giappone, dove si può tornare nel passato. Una lettura spensierata ma allo stesso tempo ricca di emozioni, che fa commuovere e riflettere, grazie ai racconti di vita dei personaggi. Storie che narrano vicende reali, che toccano il cuore ma che sono magicamente simili al nostro presente, da cui possiamo ricavare sempre un’insegnamento. Per leggere questo libro “basta solo il cuore” e una bevanda calda, la stessa che nel racconto monitora il viaggio nel tempo di colui che siede al tavolo. Anime disperate che hanno perso qualcuno o che semplicemente vorrebbero tornare nel passato per cambiare le cose.
Una lettura che ci insegna a sperare, a credere ancora nel nostro presente. Anche se le cose non possono cambiare, ma si può migliorare una condizione passata, correggere i nostri errori e ricavarne qualcosa di buono, trovare sempre il lato positivo delle cose. Nella caffetteria ci sono quattro regole fondamentali per poter tornare indietro nel tempo. Regola numero 1, quando sarai nel passato, non potrai cambiare il presente, qualsiasi cosa tu faccia. Regola numero 2, le uniche persone che si possono incontrare nel passato sono quelle entrate nel caffè. Tre, per tornare nel passato, bisogna sedersi solo e unicamente su una certa sedia in questo caffè. In più, quando si torna nel passato bisogna restare fermi su quella sedia e non ci si può muovere di lì. Beh la quarta regola non vi resta che scoprirla nel romanzo!
Ci vediamo per un caffè: recensione

Un nuovo episodio nella caffetteria in cui ognuno di noi vorrebbe entrare, dove ritroviamo alcuni personaggi del primo romanzo.
Le atmosfere sono magiche. Con lezioni di felicità e uno sguardo sul futuro.
Un locale dove possiamo dare un senso al dolore e agli errori. Corriere della Sera
Un luogo leggendario tra le montagne del Giappone, dove si possono trovare le risposte, basta seguire l’intensa aroma del caffè. Varcate la soglia, ordinate una bella tazza fumante e farete i conti con il vostro passato. Ma non lasciate raffreddare la tazza o altrimenti vagherete in eterno tra passato e presente, diventerete dei fantasmi. Tra chi avrebbe voluto dire la verità, o chi semplicemente vuole salutare una persona defunta, sono pochi i fortunati che possono cogliere l’occasione di intraprendere un viaggio cosi magico. Tra di loro il professor Kadokura, che ha trascurato la famiglia per il lavoro; i coniugi Sunao e Mutsuo addolorati per la scomparsa del loro amatissimo cane; Hikari, pentita di non aver accettato la proposta di matrimonio del fidanzato Yoji; e infine Michiko, che è tornato nel locale in cui aveva incontrato il padre.
Quattro storie diverse, che gridano speranza e coraggio. Ci insegnano ad affrontare i fantasmi del nostro passato e a conviverci, guardando sotto un’altra luce il presente. L’ autore ormai ha conquistato il cuore dei suoi lettori regalando lacrime di gioia e dolore che si fanno spazio tra i pensieri più profondi della nostra mente. Ci tocca grazie al fortissimo parallelismo con la nostra realtà, e ci spinge ad agire e a ricordarci delle parole non dette, i litigi mai chiariti e la presenza di un caro che non c’è più.
Irene Marri
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