Scatta l’emergenza nazionale a causa della cimice asiatica, l’insetto che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura italiana, rovinando i prodotti della terra.
I danni causati all’agricoltura e all’economica
La puntura della cimice non intacca il sapore del frutto, ma lo rende esteticamente non adatto alla commercializzazione. Le conseguenze economiche ovviamente sono negative, per tutti protagonisti che operano nel mondo agricolo e commerciale.
La cimice nell’ultimo anno ha distrutto campi e frutteti di circa 48mila aziende italiane, provocando danni per 740 milioni di euro su scala nazionale.
Dunque, la mobilitazione a Faenza da parte di Coldiretti, per contrastare l’invasione della cimice asiatica, attraverso un piano elaborato, che parte dalla costituzione di un tavolo di crisi presieduto dalla prefettura e allargato a tutta la società civile.
Come contrastare la cimice
“Solo con il coinvolgimento di tutti gli attori della nostra comunità, sensibilizzando l’opinione pubblica e i vari enti come Ausl e ArpaEr ad agire all’unisono – afferma il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – sarà possibile creare quel fronte comune che ci permetterà di contrastare l’invasione dell’insetto“.
Più informazione
Lo scopo di Coldiretti è anche quello di informare la società, dando maggiori dettagli e facendo conoscere il patogeno, spiegando la sua provenienza, di cosa si nutre e tutte le caratteristiche che lo riguardano.
Coldiretti lancia un messaggio:”Non abbiate timore a consumare frutta che si presenta esteticamente non perfetta perché, apparenza a parte, è comunque buona e sana“.
Comprando e consumando la frutta locale si potrà contribuire al sostegno dell’agricoltura locale, in un momento di forte difficoltà che coinvolge tutta Italia.
Leggi tutta l’attualità.