Roma: il degrado e l’abbandono dei cimiteri nella capitale

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Di Stefano Delle Cave

Dal Flaminio, al Laurentino, al Verano a Roma Sud, il degrado imperversa nei cimiteri romani. Spuntano migliaia di comunicazioni dell’Ama al dipartimento dell’Ambiente del comune di Roma e a Virginia Raggi. Eppure i cimiteri romani cadono a pezzi

Il degrado dei cimiteri Romani

Con la Commemorazione dei defunti migliaia di romani si riverseranno e si sono riversati nei cimiteri della capitale dove hanno trovato uno scenario da brividi. Tra mura pericolanti, palazzine con nicchie chiuse, verde incolto, lapidi vandalizzate, furti di metallo e rame e bagni usati dai senzatetto come ricovero, lo stato di degrado dei cimiteri di Roma è eclatante e diffuso.

I cimiteri di Roma sono in stato di totale abbandono e degrado, segnalato anche da Ama
Il cimitero Flaminio, immagine tratta da commons.wikipedia.org

Ad esempio, al cimitero Flaminio, il più vasto d’Europa, gli edifici O-P-Q, interdetti da gennaio 2019, sono stati riaperti in via provvisoria fino al 10 novembre con una ristrutturazione ancora tutta da effettuare. Un’altra emergenza diffusa in quel cimitero è quello delle cremazioni con il forno crematorio che non basta più, visto l’aumento della domanda, proveniente anche da altre zone d’Italia sprovviste di forno adatto.

I cimiteri di Roma sono in stato di totale abbandono e degrado, segnalato anche da Ama
Il cimitero di Prima Porta, immagine tratta da commons.wikipedia.org

La verità dell’Ama

La situazione di degrado e le richieste di manutenzione non solo per il Flaminio ma per molti cimiteri romani sono nero su bianco, in 8 relazioni inviate al comune di Roma da Ama, la municipalizzata capitolina che si occupa dei rifiuti e dei cimiteri romani. Si va dalla richiesta di 615 mila euro per nuove celle frigo per il cimitero di Prima Porta ai 6 milioni per l’ampliamento del cimitero di Roma Sud.

I cimiteri di Roma sono in stato di totale abbandono e degrado, segnalato anche da Ama
Il cimitero del Verano, immagine tratta da commons.wikipedia.org

Tra queste carte, spiccano le comunicazioni del 2018 firmate dall’allora Ad di Ama Lorenzo Bagnacani ,dirette al dipartimento dell’Ambiente del comune di Roma e al sindaco Virginia Raggi, in cui si fa presente la situazione critica dei cimiteri romani e si sollecita un intervento immediato. Anzi in una lettera del 22 agosto 2018 del direttore dei cimiteri capitolini Maurizio Campagnani si parla di “un forte deperimento delle strutture ultradecennali, soprattutto nel cimitero Verano” e di “nessun riscontro nonostante l’approvazione a opera della Giunta capitolina nell’agosto del 2017 di un’apposita memoria contente precisi indirizzi”. Fino ad oggi niente è stato fatto e l’attesa per il salvataggio dei cimiteri romani sembra essere ancora lunga.