A Cervia terza edizione di Cinemasuono, concorso di cortometraggi senza il sonoro da musicare dal vivo, vince Trauma Industries di Jethro Massey
“Cinemasuono nasce dall’idea che il potenziale del cinema senza sonoro sia ancora inesplorato e per niente confinato a un’idea di cinema ormai sorpassata. Ed è un potenziale che erompe quando il cinema muto viene associato alla musica dal vivo”.
Parole di Matteo Fusconi, coordinatore di Cinemasuono, festival internazionale di cortometraggi senza il sonoro e inediti musicati dal vivo, che si è concluso ieri sera a Cervia (Ra) all’interno di Spazio Culturale Scambiamenti. Arrivato alla sua terza edizione e rivolto principalmente a un target giovane, Cinemasuono ha raccolto quest’anno circa 1400 opere che sono state visionate a gennaio dallo staff di Scambiamenti, di cui fanno parte, oltre a Matteo Fusconi, Ciro Liberatore e Paola Grassi ed esperti del settore cinema locali.
“Cinemasuono si sviluppa in due momenti – ci spiega ancora Fusconi – prima c’è un concorso per nuove opere, cortometraggi che devono pervenire muti. Il regista che si aggiudica il primo premio non vince un premio in denaro, ma una settimana di residenza artistica a Cervia, dove si mette alla prova con un nuovo prodotto video.
Un trend originale, quello di animare dal vivo con la musica film muti, spesso di genere horror o fantascienza, che sta prendendo piede in diverse città italiane ed europee, ma a cui Cervia sta dando una fisionomia ancora più innovativa.
Perché la tendenza è appunto quella di animare film d’epoca, mentre qui i musicisti si cimentano anche con cortometraggi senza sonoro creati ad hoc.
L’edizione 2019, articolata in tre serate, il 15, 22 e 29 luglio, ha aperto con il cortometraggio vincitore del concorso “Trauma Industries“, diretto dal documentarista franco britannico Jethro Massey musicato dal gruppo Genoma.
Ispirato ai film di propaganda degli anni ’30 e ’40 e al “Grande Fratello” di Geoge Orwell del 1948, è un viaggio nella distopia ambientato in una strana fabbrica di giocattoli tra atmosfere sovietiche e rito di iniziazione di un ragazzino, girato in gran parte nei locali in disuso dell’ospedale psichiatrico di Neuilly-sur-Marneun.
In un secondo momento, probabilmente nella prossima edizione, il pubblico potrà vedere il risultato della settimana artistica di lavorazione di Massey qui a Cervia. La vincitrice dell’edizione 2018, Martina Salvo , è stata ospite della seconda serata, lunedì 22 luglio, con il suo cortometraggio “L’amour rêvait“ girato a Cervia e musicato dal gruppo Babel Fish con il supporto di Beffect e Lillo Morreale.
Gli stessi musicisti hanno sonorizzato anche le scene del film di guerra Dunkirk di Christopher Nolan, mentre l’ospite di questo secondo appuntamento, Piermatteo Carattoni, ha presentato il progetto Kalypolis.
Il terzo e ultimo appuntamento ieri sera, lunedì 29, è stato aperto da Cinobalanòs, attore, performer e poeta nella forma dei Poetry Slam, spaziando dal tema dell’amore a quello del trauma, passando per il samovar russo che troviamo nei romanzi di Dostoevskij fino all’incontro con un monaco orientale attraverso il viaggio delle parole nella dimensione onirica.
Poi la proiezione di “Hypnosis”, del regista francese David Trujillo classificatosi 2° a Cinemasuono 2019 sezione Cortometraggi. Breve e inquietante, il thriller girato a Parigi è stato apprezzato per le suggestioni musicali di Luca Maria Baldini.
Cervese, già ospitato nella scorsa edizione, Baldini ha accompagnato anche le immagini del film “L’uomo meccanico”, produzione italiana del 1921 di André Deed che si credeva perduta.
Un’edizione, quella 2019, partita con una marcia in più, perché inserita nell’ambito del progetto regionale Europa in Prima Visione, che grazie al sostegno delle istituzioni (Comune e Regione) ha potuto dare il via a rapporti importanti con altre manifestazioni cinematografiche di diverse città europee.
Il gemellaggio di Cinemasuono con le francesi Aigues-Mortes e La Baule-Escoublac, Jelenia Góra in Polonia e Aalen in Germania, ha infatti portato a Cervia ospiti internazionali tra i quali Philippe Grivaux, direttore artistico di Le Baule Image che, intervistato nei giorni scorsi, ha sottolineato l’importanza di queste collaborazioni che porteranno presto a scambi di produzioni artistiche tra le due città.
Così come Sylwia Motyl Cinkowska (nella foto sopra insieme allo staff di Scambiamenti) direttrice dello Zoom Festival di Jelenia Góra, in Polonia, tra le amicizie ormai consolidate di Cinemasuono, che ritiene il gemellaggio un’opportunità per far crescere queste iniziative e osservarne l’evoluzione.
Intanto, ad Aalen, presto si potrà assistere allo spettacolo di ieri sera.
Anna Cavallo