Claudia Pavone, accompagnata al pianoforte da Marco Forgione, in occasione della rassegna “Prime Donne” al Teatro Palladium, ci presenta il programma “La notte e la luna”
Claudia Pavone, soprano dalle eccelse e riconosciute doti canore, ci propone il programma La notte e la luna, presentato in occasione della rassegna Prime Donne che da dicembre a marzo continua ad ospitare cantanti impegnate nella stagione dell’Opera di Roma.
La Pavone è infatti attualmente in scena al Teatro dell’Opera di Roma nel ruoto di Violetta Valery nella Traviata di Giuseppe Verdi, ruolo per il quale nel luglio 2015 viene selezionata dal maestro Riccardo Muti come allieva effettiva della Riccardo Muti Italian Opera Academy.
In seguito alla selezione del Maestro Muti, il debutto nell’agosto 2016 nel ruolo di Violetta, rappresenta la prima di tantissime rappresentazioni, che trovano consenso anche in una delle più grandi Violette di tutti i tempi, il soprano italiano Renata Scotto.
Il programma presentato al Palladium, ci propone arie in qualche modo inneggianti alla luna, alla notte.
L’atmosfera è quindi pallida, mentre la Pavone si destreggia tra Strauss, Shubert, Berg e Dvorak, sino a regalarci una deliziosa interpretazione di Casta Diva dalla Norma di Bellini.
Casta Diva, cantabile della cavatina della protagonista della Norma, vede la sacerdotessa rivolgere una preghiera alla luna “Casta Diva, che inargenti queste sacre antiche piante, a noi volgi il bel sembiante, senza nube e senza vel […] Spargi in terra quella pace che regnar fai tu nel ciel“.
Il compositore F. Halévy si dichiarò pronto a barattare tutta la sua musica per quest’unica, incantevole aria.
Uscendo dall’atmosfera pallida e sommessa, è con Casta Diva e in chiusura con È strano.. ah forse lui.. sempre libera dalla Traviata, che il soprano rivela tutta la sua tessitura vocale, esplodendo in una corposa estensione e in un timbro eccezionalmente brillante.
Ad accompagnare la voce del soprano, è il pianista Marco Forgione, che non da meno ci regala due splendidi brani operistici adattati per pianoforte: il primo è un Intermezzo tratto dal Manon Lescaut di Puccini, e in apertura del finale di serata, ci sorprende con il meraviglioso Preludio della Traviata di Verdi.
Eleonora Giulia Meloni