Come disdire un’utenza telefonica o internet

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Di Alessia Spensierato

Il meccanismo è noto, soprattutto in Italia, con un mercato attuale che è letteralmente esploso a seguito della diffusione capillare delle tecnologie multimediali e che si riflette oggi in una proposta articolata fatta di tantissimi operatori a dividersi il mercato.
Si parla di telefonia e internet, con un numero cospicuo di attori presenti sulla scena a vendere i propri servizi (e a farsi la guerra a suon di proposte allettanti). Sottoscrivere un abbonamento oggi è diventato estremamente semplice, è sufficiente accedere sul portale di un qualsivoglia operatore, inserire i propri dati, ed in poche ora il contratto sarà attivo (non il servizio, per il quale i tempi sono sempre un po’ più dilatati).
Fin qui la parte facile: quella difficile arriva poi quando ci sarà bisogno di disdire il servizio stesso, che risulterà essere impresa molto più ardua e lunga, frutto anche di tante clausole inserite nel contratto che, spesso e volentieri, non vengono neanche lette dal cliente. quali sono le pratiche da portare avanti per effettuare una disdetta di un servizio telefonico o di internet?

Il mercato degli operatori telefonici ed internet

Partiamo da un presupposto: come detto sul mercato attuale ci sono tantissimi operatori, trattandosi di un settore molto competitivo dove si fa a gara a chi offre la promozione migliore. Ciascun operatore può presentare le proprie differenti clausole (qui di seguito ad esempio l’iter da seguire per disdetta Vodafone), anche se all’interno di una cornice piuttosto armonizzata, fortunatamente per il consumatore.
Oggi ci sono diversi organi che vigilano sul settore, sia in Italia che in Europa. Il che ha portato a procedure più o meno omogenee che comprendono invio di raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo fornito dall’operatore; utilizzo di PEC; documenti personali da includere nella richiesta di cessazione. Ci sono poi diverse fattispecie di disdetta, ad esempio:

  • Disdetta per passaggio ad altro operatore: che è la condizione più semplice in quanto è sufficiente contattare il nuovo operatore e demandare a lui l’intero lavoro di migrazione;
  • Disdetta entro 14 giorni dalla sottoscrizione: altro caso è quello relativo alla disdetta entro 14 giorni dalla attivazione del servizio; qui a fare fede è il decreto legislativo del 6 settembre 2005, numero 206, articolo64 e seguenti, del Codice del Consumo. La norma prevede che i clienti che abbiano sottoscritto contratti a distanza tramite telefono o Internet, abbiano il diritto di disdire il contratto entro i 14 giorni dalla sottoscrizione, senza il pagamento di costi aggiuntivi.

Quando si procede a disdire un contratto prima della sua naturale scadenza, si va incontro a costi di disattivazione; che possono essere diversi a seconda delle clausole previste dall’operatore. Il consiglio è sempre quello di leggere bene ogni singola clausola al momento della sottoscrizione del contratto, senza farsi attirare troppo da proposte allettanti.