Robinhood è un’app di trading lanciata nel 2014 e disponibile negli Usa. Dell’eroe della foresta di Sherwood ha preso il nome e il simbolo: la piuma. E’ diventata piuttosto popolare in queste settimane, perchè è tramite questa app che gli utenti di Reddit hanno lanciato la sfida ai fondi speculativi di Wall Street.

Oggi ha raccolto altri 2,4 miliardi di dollari dai propri investitori, per sostenere il business durante la forte volatilità di alcuni titoli azionari – il più noto di questi è GameStop. Ma del mitico arciere della foresta di Nottingham non ha preso il motto: non ruba ai ricchi per dare ai poveri, ma vuole “democratizzare Wall Street”.

Per tanto tempo, l’accesso alla borsa Usa era rimasto loro sbarrato, in quanto i prezzi dei titoli erano troppo elevati. La pandemia, facendo crollare tutto, ha creato diverse opportunità di acquisto che molti giovani hanno sfruttato, accedendo semplicemente all’App Robinhood: App dell’omonima fintech della Silicon Valley, fondata da Vladimir Tenev e da Baiju Bhatt nel 2013.

Robinhood ha raccolto le adesioni di 13 milioni di persone, dando il via anche al trading a commissioni a zero, e riuscendo così a scavalcare la popolarità dei titani del settore, del calibro di Charles Schwab e Fidelity, al tempo stesso rivaleggiando con altre APP del suo tipo come Webull e Dough. A tal proposito attenzione a Webull, temibile concorrente cinese, che potrebbe darle non poco filo da torcere.

I potenziali appassionati del trading online scaricano l’APP Robinhood per la sua semplicità, che assicura che l’utente inizi a fare trading nel corso di qualche secondo.
In un’intervista alla trasmissione “Mad Money” della Cnbc, andata in onda lo scorso 4 dicembre, il co-fondatore Bhatt ha riferito a Jim Cramer che “ciò che rende Robinhood davvero unica è che è incredibilmente efficiente nel modo in cui opera, in quanto è una società che nasce come azienda tecnologica che permette di creare  sistemi molto moderni che via via diventano sempre più automatizzati e stabili, semplicemente con l’esecuzione del codice”.
La vita per la società di fintech non è tuttavia sempre facile, sia per la competizione che aumenta con l’introduzione di nuove APP sia a causa dell’occhio perennemente vigile delle autorità di regolamentazione.
Lo scorso dicembre, la Securities and Exchange Commission (Autorità di Borsa Usa), ha accusato Robinhood di aver ingannato i suoi clienti sul modo in cui ha fatto soldi e, anche, per non essere riuscita a garantire l’esecuzione migliore delle operazioni di trading, contrariamente a quanto promesso.
“Tra il 2015 e la fine del 2018, Robinhood ha rilasciato dichiarazioni ingannevoli e ha omesso informazioni riguardo al modo in cui aveva fatto soldi, sia nelle comunicazioni con i clienti che nelle pagine FAQ del suo sito”, si legge nella nota della Sec.
Secondo le accuse la nota APP, amata soprattutto dai Millennials, ricevette in quegli anni soldi da alcune società di trading che, in cambio, ottennero da Robinhood gli ordini di trading dei suoi utenti, nell’ambito della pratica nota come ‘payment for order flow’ (pagamento per il flusso degli ordini). Si tratta di una pratica controversa, reputata in alcuni casi alla alla stregua di una tangente, in quanto riferita al compenso che un broker riceve non dai suoi clienti, ma da terze parti. Dal canto suo il responsabile del team legale di Robinhood, Dan Gallagher, ha riferito alla Cnbc che “la chiusura del contenzioso, che si riferisce a pratiche adottate in passato, non riflette la Robinhood di oggi. Riconosciamo la responsabilità derivata dall’aver aiutato milioni di investitori a effettuare i loro primi investimenti, e siamo impegnati a continuare a far crescere Robinhood, mentre cresciamo anche nel soddisfare le esigenze della clientela”.

Prima una temporanea restrizione, poi la decisione di limitare a partire da oggi l’acquisto di azioni e contratti per opzioni su 13 titoli di borsa. L’iniziativa della piattaforma di trading Robinhood ha fatto divampare la protesta dei redditers che da giorni stanno alimentando la corsa al rialzo di GameStop in primis, ma anche di altre quotate che, secondo loro, sarebbero sottostimate. La trading app è utilizzata da un grande numero di investitori retail aggregati sul forum pubblico, ma la decisione del management intende “calmierare” l’accaparramento al possesso di cinque azioni e dieci opzioni GameStop a testa. Lo short squeeze, che riduce la disponibilità di azioni allo scoperto e al tempo stesso rilancia il valore, si alimenta con il continuo rilancio tra acquisti e opzioni call. Il 28 gennaio il titolo ha chiuso con un -44,29%, attestandosi a 193,6 dollari, salvo riportarsi stamani in pre-market a circa +100%, quasi 400 dollari (qui sul Nasdaq in tempo reale).