Come la Marvel sta provando a tornare in carreggiata

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Di Alessandro Libianchi

Dopo la fine della saga dell’infinito con la chiusura della fase 3 del Marvel Cinematic Universe, vi era il sentore che la Marvel e l’MCU avrebbero alzato ancora più l’asticella con la saga del multiverso. Non era un compito semplice e vi era la chiara necessità di trovare nuove figure chiave che tenessero il passo di Tony Stark e Steve Rogers. Allora gli annunci furono tantissimi e si puntò, più che sui grandi supereroi iconici, sulla loro quantità. Nacquero quindi serie TV, cortometraggi, mediometraggi e tante, tante nuove pellicole. L’idea di base, di Disney e Kevin Feige, era quella di permeare lo spettatore con contenuti Marvel ogni mese per spingere la nascente piattaforma Disney+. Praticamente, almeno uno a settimana. Ma la richiesta si è rivelata fin troppo ingombrante da sostenere, persino per i fondi Disney.

Infatti, il calo qualitativo è stato a dir poco spaventoso. E non tanto dal lato narrativo (sempre di Blockbuster generalisti parliamo) ma quanto da quello produttivo. Il livello, ad esempio, degli effetti speciali si è notevolmente abbassato, anche a causa della pandemia e degli scioperi. Lo scandalo che ha poi colpito nel 2022 la Marvel nei suoi reparti VFX è stato il sintomo di un problema più grande di quello che potessero sostenere. E, l’esempio principale di questa discesa, può essere visto in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Quello che doveva essere il film cardine della nuova saga MCU con la presentazione al grande pubblico del nuovo villain principale si è rivelato un flop da più fronti. Da film di apertura per un nuovo franchise, è diventata la pellicola di apertura per più di un anno di passi falsi e flop clamorosi.

Futuro Marvel: TV e problemi

Dai guai giudiziari di Jonathan Majors che sarebbe dovuto essere Kang, il villain principale, fino ai continui rinvii, la Marvel sembra entrata in un vortici in continua discesa. Ha deciso immediatamente di abbandonare Majors come attore non appena la condanna è diventata definitiva e ha subito cambiato idea su Kang come antagonista. Il prossimo film degli Avengers, infatti, si sarebbe dovuto intitolare Avengers: The Kang Dynasty. Il nome è stato prontamente rimosso e verrà cambiato per allontanarsi definitivamente dal personaggio. Nonostante fonti parlino di una volontà da parte della Marvel di eliminare Kang ben prima della condanna dato che il personaggio non aveva fatto breccia, la sensazione è quella di una pronta corsa ai ripari.

Lato televisivo la situazione non è ugualmente delle migliori. Echo ha avuto un accoglienza decisamente tiepida sia di pubblico che di critica (qui la nostra recensione). Così come tutte le altre serie Marvel hanno sottoperformato rispetto alle alte aspettative Disney. Secret Invasion è stata tra le serie meno viste di tutto il catalogo live-action Marvel, nonostante il costo esorbitante. Così come Ms. Marvel, serie incentrata sull’introduzione di un un personaggio fresco ma che è andata molto al di sotto delle aspettative già basse. L’unica serie che ha tenuto botta pare essere proprio Loki, che con la sua seconda stagione si riconferma il miglior prodotto televisivo MCU e il cardine per questo nuovo ciclo di storie.

Riassestarsi

Alla Marvel sono tutti assolutamente consci che questa non sia la migliore delle situazioni. Ma, nonostante i problemi e l’aria cupa che si respira intorno ai supereroi, il mese di febbraio è risultato decisamente proficuo. Il trailer di Deadpool e Wolverine è diventato in breve tempo il trailer più visto nella storia, con 365 milioni di visualizzazioni in 24 ore. E, a far fronte al flop clamoroso di The Marvels (206 milioni di dollari a livello globale) ci ha pensato la famiglia dei Fantastici Quattro. Nel giorno di San Valentino è stato presentato il cast ufficiale del film: Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Ebon Moss-Bachrach e Joseph Quinn in un poster anni Sessanta. E, subito dopo, è arrivato il trailer di X-Men ’97, revival del cartone animato anni Novanta sui mutanti Marvel. È arrivata poi l’assunzione di Joanna Calo, la showrunner di The Bear, per scrivere la sceneggiatura di Thunderbolts. Il film con Florench Pugh dovrebbe incentrarsi su cattivi e antieroi in missione. Lato televisivo, invece, la riorganizzazione è graduale e significativa. Si sono da poco concluse le riprese aggiuntive di Agatha: Darkhold Diaries che sono state completate in un solo giorno, segno di quanto ci sia convinzione dietro al progetto.

La Marvel sta quindi dando una grossa ripulita e riassetto a quelli che sono i suoi piani futuri. Se negli anni appena passati si è tentato il passo più lungo della gamba, sembra ci sia la voglia ora di riportare tutto al suo posto. Ed è ironico, a pensarci, quanto lo sciopero degli attori abbia dato respiro alla Marvel. Se quest’anno avremo un solo film è anche merito dei lunghi mesi di stop. Infatti, insieme a Deadpool e Wolverine, gli unici prodotti del 2024 sono Echo e Agatha. E la volontà è questa, di mantenere un numero inferiore di prodotti annuali, aumentandone la qualità generale. Captain America: New World Order è stato rimandato fino al 2025, anno in cui sono stati confermati solo due film. Questo e Fantastici Quattro. Molto probabilmente, se Blade vedrà la luce nel loro stesso anno, lo farà alla fine.

Vi è quindi la forte volontà di restituire, almeno nella sostanza, un MCU al pubblico. Palesemente gli errori di gestione sono stati tanti, in una Fase 4 che si è chiusa in sé stessa. Ma è altrettanto evidente come la Marvel stia lavorando sottotraccia. Proprio come ha dichiarato lo stesso Bob Iger, il primo passo è stato quello di ridurre la quantità. La Marvel non vuole arrendersi, non senza lottare. La volontà di ritornare ai fasti degli anni passati è forte e, decisamente necessaria se si vuole mantenere in piedi il castello di carte. Perché la soluzione estrema di riportare a schermo Robert Downey Jr. e Chris Evans (come si è vociferato più volte), potrebbe essere solamente la ecatombe finale su di un Universo Espanso con zoppica da, ormai, anni.

Alessandro Libianchi

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