Com’è morto Gianni Versace

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Di Redazione Gossip

Gianni Versace è stato ucciso il 15 luglio 1997 mentre tornava dalla sua passeggiata quotidiana coi giornali sottobraccio. Il suo assassino lo stava aspettando davanti alla sua casa di Miami Beach, in Florida, ed è lì davanti al cancello di Casa Casuarina (come lo stilista aveva ribattezzato la sua magione) che la sua pistola ha esploso i colpi in direzione di Versace.

Venticinque anni fa il mondo perdeva uno dei più grandi stilisti della storia della moda, colui che ha inventato il fenomeno delle top model (insieme a Karl Lagerfeld, pianificandolo per dare un nuovo assetto allo star system) e ha fatto nascere il culto di Linda Evangelista, Cindy Crawford, Naomi Campbell, Carla Bruni e molte altre.

Il responsabile dell’omicidio di Gianni Versace è ritenuto Andrew Cunanan, un tossicodipendente 28enne che adescava facoltosi uomini maturi delle cui ricchezze godeva per un certo periodo per poi lasciarli, ricattarli o ucciderli. Oltre che dell’assassinio di Versace Cunanan è accusato e ricercato per altri 4 omicidi.

gianni versace-photo credits: uominiebusiness.it

La mattina del 15 luglio 1997 attese che Versace ritornasse dalla sua passeggiata e lo colpì prima alla nuca e poi sul corpo quando lo stilista si era già accasciato a terra. I colpi richiamarano l’attenzione di Antonio D’Amico, il compagno di Versace, che fu la prima persona a soccorrerlo. Cunanan si diede alla fuga e restò nascosto per diversi giorni diventando il ricercato numero 449 a essere inserito dall’FBI nella lista dei ricercati più pericolosi degli Stati Uniti. Venne trovato morto suicida nella sua casa galleggiante sulla baia per cui, a distanza di 25 anni, restano ancora ignoti i motivi che lo hanno spinto a uccidere il famoso stilista.

Furono moltissimi i partecipanti al funerale di Gianni Versace, tenutosi nel Duomo di Milano. A dare l’estremo saluto allo stilista di origine calabrese numerose persone comuni, ma anche moltissime star e celebrity, da Elton John, a Sting fino alla Principessa Diana di Inghilterra. Immancabili ovviamente le sue muse e figlie putative, le top model Naomi Campbell, Carla Bruni, Eva Herzigova, la moglie di John Fitzgerald Kennedy Jr., Caroline Bessette. Oltre ovviamente a tutti i colleghi del mondo della moda da Gianfranco Ferrè a Giorgio Armani.

È del 1978 la prima collezione donna firmata a suo nome. Nasce così la Gianni Versace, in cui entra anche la sorella Donatella. L’anno seguente comincia una fortunata collaborazione con il fotografo americano Richard Avedon, che nel tempo diventerà il suo punto di riferimento per le campagne pubblicitarie e, nel 1982, arriva il primo riconoscimento della sua carriera, l’Occhio d’Oro come miglior stilista dell’anno per la collezione donna autunno-inverno. Avvia intanto una serie di progetti nel teatro, disegnando i costumi per diversi balletti e si lega sempre di più al mondo della musica e a personalità del calibro di Elton John e Lady Diana. Entrambi saranno presenti ai suoi funerali, celebrati nel Duomo di Milano pochi giorni dopo l’assassinio, nel luglio 1997. La principessa Diana sarà vittima solo un mese più tardi del tragico incidente di Parigi insieme al compagno Dodi Al-Fayed.

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