L’innalzamento del livello dei mari, la siccità, le alluvioni, la perdita della biodiversità e le ondate di calore sono soltanto alcune delle conseguenze dovute al forte impatto che sta avendo il cambiamento climatico sul pianeta terra.

Secondo l’IPCC (il Gruppo Intergovernativo di esperti sul Cambiamento Climatico), l’unico modo per contenere il riscaldamento globale entro la soglia sicura di 1, è quello di arrivare al traguardo delle zero emissioni entro il 2050.

Grazie all’adozione dell’accordo di Parigi del 2015 sul clima sono più di cento i paesi che hanno iniziato a partecipare attivamente al progetto di emissioni zero, inseguendo l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality.

Ma esattamente cosa significa carbon neutrality e quali sono le strategie che si possono attuare per diventare carbon neutral?

Le iniziative carbon neutral delle imprese

Per carbon neutrality si intende il perfetto bilanciamento tra le emissioni e gli interventi di rimozione di CO2 all’interno dell’atmosfera. Il significato di questo termine, infatti, è “zero emissioni”, e l’obiettivo è proprio quello di ottenere un saldo di emissioni di anidride carbonica pari o inferiore a zero.

Oggi, grazie anche agli incentivi per chi utilizza le nuove tecnologie per produrre energia pulita, sono sempre di più le aziende che utilizzano la filosofia del carbon free.

A seguire, alcune iniziative delle imprese che si sono impegnate a diventare carbon neutral entro la metà di questo secolo:

  • stimare periodicamente le proprie emissioni di anidride carbonica
  • migliorare l’impiego di energia rinnovabile
  • ridurre l’utilizzo di materiali che non sono eco-friendly
  • utilizzare misure compensative per neutralizzare eventuali emissioni residue
  • bilanciare le emissioni prodotte in un settore specifico limitandole in un altro settore

Gli obiettivi dell’Unione Europea

Gli obiettivi dell’Unione Europea in merito alla carbon neutrality sono tanto lodevoli quanto ambiziosi. La UE, infatti, ambisce ad essere il primo continente carbon free di tutto il pianeta entro il 2050.

Inoltre, il 7 ottobre 2020, è stato anche approvato un obiettivo intermedio: la riduzione delle emissioni dell’Unione Europea del 40% – rispetto alle emissioni del 1990 – entro il 2030.

Ci si aspetta per altro che la Commissione si impegni in una proposta di un ulteriore obiettivo intermedio per la fine del 2040 con il fine di monitorare che l’Unione Europea si trovi sulla buona strana per il raggiungimento del principale obiettivo del 2050.

Attualmente gli stati che hanno imposto provvedimenti immediati riguardo l’obiettivo carbon neutral entro il 2050 sono cinque: Svezia (che punta al raggiungimento di zero emissioni entro il 2045), Francia, Germania, Danimarca e Ungheria.

Come ridurre la CO2 e diventare carbon neutral

I metodi per ridurre i livelli di CO2 – e offrire un futuro migliore a tutti gli esseri viventi di questo pianeta – possono essere così riassunti:

  • trattenere l’anidride carbonica ormai già presente nell’atmosfera e imprigionarla nel terreno
  • impedire sin dal principio il rilascio di CO2 intervenendo in maniera diretta sul processo di emissione
  • incrementare le risorse naturali per l’assorbimento di anidride carbonica. Un ottimo metodo, ad esempio, è quello di piantare alberi, alghe e piante di vario genere che assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno.