Il gruppo dei Nuovi Angeli era nato nel 1963 per iniziativa di Alberto Pasetti, Renato Sabbioni e Franco Verde, dopo un periodo di collaborazioni varie, fra le quali anche con il duo Paky & Paky, Pasquale Canzi si aggiunge alla formazione, mentre Franco Verde viene sostituito da Ricky Rebaioli, proveniente dai New Dada. I Nuovi Angeli incidono un primo 45 giri per la EMI Italiana; passano poi alla Durium ed incidono il singolo Una caverna, cover di I can’t control my self dei The Troggs, e L’orizzonte è azzurro anche per te, versione in italiano di Sunny Afternoon dei The Kinks.
Sulla scia del successo dei Camaleonti e della Equipe 84, nei primi anni Sessanta prendono forma i Nuovi Angeli composti all’inizio da Alberto Pasetti alla chitarra, Renato Sabbioni e Franco Verde. Con l’ingresso del pianista Pasquale Canzi il gruppo incide il primo singolo per la casa discografica Emi. Cominciano a farsi notare con i brani ripresi da band inglesi come i Kinks e dei Troggs. Nel 1968 raggiungono il grande successo con “Questo è un addio” e “Piccolo cuore”. Dopo una serie di singoli ai vertici delle classifiche italiane nel 1969 avviene il debutto a 33 giri il cui singolo “Ragazzina, ragazzina” arriva ai primo posti della chart italiana. Con l’altro singolo di successo “Color cioccolata” (1970) i Nuovi Angeli sfiorano la vittoria al Disco per l’estate. Sempre nello stesso anno partecipano al Festival bar con il singolo “Quando Giulia ritornerà”
La storia del gruppo I Nuovi Angeli

Nel 1967 i Nuovi Angeli partecipano a Un Disco per l’Estate con Guardami negli occhi a Un disco per l’estate, incidono inoltre altri tre singoli, tra cui Happy Together dei The Turtles (di cui due con il titolo in italiano, Per vivere insieme, e lo stesso testo già inciso nello stesso periodo da altri artisti come Jimmy Fontana, I Ragazzi del Sole, Brenda Bis e i Quelli) e Piccola, con cui partecipano, in autunno, al festival delle Rose.
Il 1968 è l’anno della partecipazione al Festivalbar con Questo è un addio, mentre con il 45 giri successivo, Piccolo cuore (cover di Piccolo Man dei Friends si accostano alla Bubble Gum Music americana, filone reso popolare dai Monkees, e che darà loro popolarità e successo. Nella stagione teatrale 1968–1969 i Nuovi Angeli, insieme ai Funamboli, partecipano alla rappresentazione dell’opera Un quarto di vita di Giorgio Gaslini, interpretando il complesso Le Tigri; rappresentata in prima nazionale al Teatro Regio di Parma, vede la partecipazione, tra gli altri, di Duilio Del Prete, Andro Cecovini, Edmonda Aldini, Gabriella Ravazzi, Daisy Lumini e Franca Mazzola; il gruppo partecipa anche alla realizzazione del disco (pubblicato dalla Durium nell’estate del 1969).
La prima canzone dei Nuovi Angeli ad entrare nelle zone alte della hit-parade è Ragazzina Ragazzina 1969, cover di Mendocino(canzone che parla dell’omonima città californiana, dei Sir Douglas Quintet, uno dei più noti gruppi di tex-mex, capitanato da Doug Sahm) testo già inciso nello stesso periodo da Giuliano e i Notturni, seguita nello stesso anno da Il dubbio? (cover di Carry that Weight dei Beatles). Ma è con Color cioccolata, semifinalista a Un disco per l’estate 1970 scritta da Edoardo Bennato per quel che riguarda la musica (ma firmata da Renato Angiolini, e da Mogol e Felice Piccarreda per il testo, che arriva il successo, inaugurando una serie di hit. Nello stesso anno viene pubblicato il loro primo omonimo album, che contiene anche Le montagne, cover di River Deep, Mountain High, successo di Ike & Tina Turner, ed una di Obladì Obladà. Continuano poi con altre cover di brani famosi riproposte in italiano come L’uomo di Neanderthal (Neanderthal man degli Hotlegs) e partecipano al Festivalbar del 1970 con Quando Giulia ritornerà.
Nel 1971 si ha la rottura con la Durium. Il gruppo è deluso per la mancata partecipazione al Festival di Sanremo: la canzone, Andata e ritorno, è già stata incisa, ma l’etichetta spinge per mandare il duo Maurizio e Fabrizio al loro posto. I Nuovi Angeli sono in contrasto con la Durium anche per motivi economici quando ascoltano da Renato Pareti il provino della canzone che diventerà il loro simbolo, cioè Donna Felicità. Decidono dunque di rompere il contratto con la loro casa discografica e passano alla PhonoGram che, per non rischiare uno scontro con la Durium, fa pubblicare il brano dall’etichetta CAR Juke Box di Carlo Alberto Rossi, da lei distribuita. Donna Felicità inaugura la loro collaborazione con Renato Pareti e Roberto Vecchioni, autori del pezzo insieme ad Andrea Lo Vecchio. Il brano partecipa a Un disco per l’estate 1971 e arriva seconda al Festivalbar vendendo successivamente un milione e mezzo di copie, piazzamenti di rilievo nelle chart di Austria, Germania e Giappone. In quello stesso anno intraprendono la loro prima tournée internazionale negli Stati Uniti e in Canada, e debuttano presso il pubblico televisivo americano come ospiti del The Ed Sullivan Show. Donna felicità verrà incisa anche in spagnolo (Dona felicidad) e sarà un successo anche in Paesi quali Spagna, Argentina, Messico. Esiste anche una versione cantata in inglese dal gruppo, uscita però in un 45 giri pubblicato in Francia. In Canada arrivano al primo posto anche con il brano Okey
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