Jimmy Butler, ormai separato in casa in quel di Minnesota (Per saperne di più, clicca qui), nel pomeriggio dell’11 Novembre ha ricevuto dai Timberwolves un biglietto di sola andata verso Philadelphia (Insieme a Justin Patton), ricevendo in cambio di Covington, Saric, Bayless e una seconda scelta del 2022.
Il “Process” di Philadelphia (Per scoprire perché bisognava fidarsi del progetto dei Sixers, clicca qui) è arrivato a compimento e nonostante adesso ci sia carenza di Role Players nel roster, le opzioni di gioco sono tantissime: in primis Embiid e poi Butler (Che debutterà stanotte contro i Magic) che è ormai stabilmente un giocatore da 20 punti a partita, in attesa della definitiva esplosione di Simmons e del riscatto di Fultz. Elton Brand, General Manager dei Sixers, per sopperire alla mancanza di profondità ha probabilmente già messo gli occhi su qualche veterano (Voci sempre più insistenti danno Philadelphia come prima interessata a Kyle Korver) e intanto ha messo a disposizione di coach Brown 3 gradi giocatori (Embiid, che sta disputando, almeno per ora, una stagione da MVP, su tutti) e una serie di giovani piuttosto interessanti, completando così il Process che è iniziato con annate perdenti, ma che nella scorsa ha ridato la carica a alla Fan Base di Philadelphia, una delle più accese della Lega.
Al contrario i Timberwolves, hanno deciso di ricostruire, anche se non da zero, per l’ennesima volta: dopo aver sacrificato Markkanen, Dunn e Lavine proprio per Butler e Pattton nella notte del Draft 2017, non hanno saputo gestire la coesistenza tra l’ex Bulls e le due giovani stelle della squadra, Towns e Wiggins, ritrovandosi così costretti ad una nuova mossa. Il roster adesso è profondo grazie all’arrivo di Covington (Uno dei migliori 3&D della NBA) e Saric (Stretch-four con grandi qualità offensive) e le grandi prestazioni di Rose in questa stagione, unite alla speranza di un miglioramento dei giovani grazie all’addio di Butler, danno a Minnesota speranze per raggiungere i Playoff, ma molti si chiedono se una così dura Western Conference e un record negativo (I TWolves hanno collezionato 9 sconfitte nelle 14 partite disputate finora) non suggeriscano alla dirigenza e allo staff tecnico di puntare su un rebuilding totale.
Minnie si è coperta e Philly è andata All-in, ma soltanto la stagione e la prossima free-agency ci diranno chi ha vinto questo scambio, ma di fatto adesso l’obiettivo dei 76ers sono (almeno) le Finali di Conference, mentre i Timberwolves, come tante altre squadre, potrebbero sorprendere (Per vedere le squadre più accreditate ad essere le outsider di quest stagione, clicca qui) oppure scegliere il tanking e iniziare un “Process” in quel di Minneapolis.
Marco Azolini