Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Faremo un viaggio a Cannes per parlare di un film che ha incredibilmente vinto la Palma d’oro. Parleremo di Svezia, del grande maestro Ingmar Bergman e dei sui genitori. Abbiamo dedicato questa puntata a “Con le migliori intenzioni” di Bille August
Nel 1992 Bille August ha portato sullo schermo l’omonima autobiografia di Ingmar Bergman che racconta la storia dei suoi genitori, un pastore protestante ed una borghese ribelle. Sarà lo stesso Bergman ha scrivere la sceneggiatura di “Con le migliori intenzioni” interpretato da Samuel Fröler e Pernilla August vincitrice a Cannes per la migliore interpretazione femminile. In scena anche il compianto Max von Sydow.
Con le migliori intenzioni, i genitori di Begman secondo Bille August
In “Con le migliori intenzioni” Bille August porta sullo schermo una variegata galleria di personaggi bergmaniani analizzando il conflitto coniugale tra i genitori del grande maestro di diversa estrazione sociale. Il tutto senza eccedere ma mantenendo un equilibrio tra la sfera privata e quella pubblica dei due protagonisti. Ne deriva in un film poetico sul gusto dello sceneggiato televisivo. Infatti oltre a quella cinematografica di 180 minuti, esiste una versione televisiva di questa pellicola di 6 ore.
La discutibile vittoria a Cannes
“Con le miglior intenzioni” fece vincere a Bille August una seconda Palma d’oro dopo quella già controversa di “Pelle alla conquista del mondo”. Anche la seconda vittoria fu considerata non poco discutibile da parte della critica. Nonostante l’apporto bergmaniano questo film venne considerato da alcuni troppo anonimo senza lasciare alcun segno. Ad August fu anche imputato il fatto di essere stato troppo fedele alla lezione bergamniana atta a rivisitare luoghi e temi ripetitivi del regista svedese. Per questo parte della critica gli avrebbe preferito film come “Casa Howard” di James Ivory ed “I protagonisti” di Robert Altman.
Stefano Delle Cave