Conad-Auchan: 30 ottobre, il giorno della protesta nazionale contro il passaggio dei punti vendita da Auchan a Conad
Conad-Auchan: come già anticipato qui, oggi, 30 ottobre 2019, è una giornata cruciale per oltre 11mila lavoratori.
Dal mese di ottobre è iniziato il passaggio di moltissimi di punti vendita a marchio Auchan e Sma sotto il controllo di Conad, buttando nell’incertezza oltre 11mila lavoratori e la gestione di circa 300 negozi.
Per questo i sindacati di settore hanno proclamato uno sciopero nazionale in quanto si teme che dietro questa operazione si nascondano migliaia di esuberi.
Ma facciamo un pò di chiarezza sulla vicenda con le parole di Vincenzo Dell’Orefice, segretario nazionale della Fisascat Cisl, che si sta occupando in prima persona del caso:
”L’a vicenda coinvolge l’intero gruppo Auchan Italia, formato da tre società: Auchan Spa, Sma Spa e Sgd Spa. I numeri parlano di 259 punti vendita con format minori e 46 ipermercati, per un totale di 306 negozi coinvolgendo circa 18mila impiegati”.
Dell’Orefice, inoltre, chiarisce che
”Di questi, 33 sono stati già acquistati da un altro gruppo, Arena, e si tratta dei format minori situati in Sicilia. Il passaggio da Auchan a Conad coinvolge 226 supermercati e i 46 ipermercati, per un totale di 272 punti vendita su tutto il territorio italiano”.
Auchan-Conad: oltre 11mila lavoratori in bilico
Ma quali sono i reali motivi che hanno spinto i sindacati ad indire uno sciopero davanti al Mise? Il segretario Fisascat ha precisato che
“Il confronto si è interrotto perché non ci sono state date della garanzie rispetto alle modalità organizzative“.
Il futuro occupazionale di oltre 11.350 lavoratori è ancora in bilico. Una situazione che ha messo in allarme i sindacati, sottolineando come su 18mila lavoratori totali, Conad ha dato certezza soltanto per 5.700 dipendenti.
E che fine faranno altri 163 negozi e 11.350 dipendenti?
I numeri riguardanti i negozi e le migliaia di persone coinvolte ci mostrano come ci troviamo di fronte ad un’operazione gigantesca, mai vista prima.
Una vicenda che avrà una grande ripercussione su tutto il settore che vivrà il passaggio dalla grande distribuzione alla distribuzione associata o organizzata, che vede diversi piccoli imprenditori formare un unico consorzio, che in questo caso è Conad.
A preoccupare i sindacati è il destino di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, per questo in occasione dell’incontro al Mise i rappresentanti sindacali chiedono delle risposte concrete.
Per ulteriori dettagli sulla vicenda leggi anche:
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