Condono fiscale per 2,5 milioni di debitori entro il 20 agosto: come funziona? Saranno 2,5 milioni di contribuenti, per un totale di circa 16 milioni di cartelle, a vedersi togliere il peso del debito con il Fisco, l’Inps o altri enti creditori. Dovranno, però, attendere l’autunno inoltrato per avere la certezza di non essere più costretti a pagare: il decreto appena firmato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che dà attuazione alla sanatoria prevista dal primo Dl Sostegni, ha fissato la data al 31 ottobre 2021. Ma la procedura partirà ad agosto.

Il condono fiscale interessa i ruoli iscritti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 di importo fino a 5mila euro. Entro il 20 agosto, l’Agenzia delle Entrate Riscossione trasmetterà all’amministrazione tributaria l’elenco dei codici fiscali presenti nel proprio sistema al 23 marzo 2021 di chi ha uno o più debiti di importo residuo, sempre alla stessa data, fino a 5mila euro. L’importo comprende capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. Dall’elenco, però, verranno tolti i contribuenti che superano l’imponibile di 30mila euro, stabilito dal decreto Sostegni come soglia di sbarramento per la sanatoria.

Toccherà dopo all’Agenzia delle Entrate comunicare all’agente della riscossione entro il 30 settembre 2021, sulla base delle informazioni di cui dispone (dichiarazione dei redditi e certificazioni uniche) i codici fiscali dei contribuenti esclusi perché superano la soglia dei 30mila euro. L’elenco, a quel punto, si ridurrà ai circa 2,5 milioni di debitori che potranno beneficiare del condono.

Resterà, quindi, un mese di tempo per cancellare entro il 31 ottobre le cartelle di chi non supera i 30mila euro di imponibile, ad eccezione dei ruoli intestati a più debitori: non ci sarà, infatti, lo stralcio delle cartelle se almeno uno risulta tra i codici fiscali segnalati alla Riscossione. Sempre al 31 ottobre, si concluderà la sospensione della riscossione coattiva per tutti i debitori con ruoli fino a 5mila euro.

Inoltre, entro il 15 novembre, l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà presentare la richiesta di rimborso delle spese di notifica al ministero dell’Economia per le cartelle cancellate. Gli oneri saranno a carico dello Stato e verranno versati in due rate, entro il 31 dicembre e prima del 30 giugno 2022.

Infine, entro il 30 novembre 2021, arriverà agli enti creditori l’elenco delle quote annullate in modo che possano procedere sia alla cancellazione a seguito dell’annullamento sia all’eliminazione dalle scritture patrimoniali.