Sulle musiche di Lèo Delibes, il 25 Ottobre del 1870, andò in scena per la prima volta il balletto Coppélia. I colori riempirono il palcoscenico dell’Operà di Parigi. Ispirato alla storia di Hoffman intitolata Notturni, Coppèlia racconta attraverso i movimenti una storia che narra i sentimenti amorosi al femminile, proprio come la Bayadere di Minkus ed il Lago dei Cigni di TChaikovski. L’anno scorso il Royal Ballet di Londra mise in scena il balletto, trasmettendolo nei cinema in diretta in tantissimi paesi del mondo. Swanilda, la protagonista principale, era interpretata da Marianela Nunez.
La storia della donna dagli occhi di smalto, Coppélia
Il sipario si apre su una tenera scena in cui Franz e Swanilda, due giovani innamorati, passeggiano allegramente nella piazza del villaggio. Affacciata ad una finestra di una casetta c’è Coppélia, una bambola in porcellana creata dal fabbricatore di giocattoli Coppélius. Franz guarda con particolare interesse la bambola e ne rimane profondamente affascinato: il giocattolo è tanto realistico da far immaginare all’uomo che si trattasse di una donna. Swanilda, accortasi del comportamento del futuro marito, lo allontana. Rimasta sola in piazza, la ragazza danza invitando la bambola ad uscire dal palazzo in cui si trova.
Anche Swanilda si accorge dell’indifferenza della ragazza ed esce di scena. Nel frattempo in piazza iniziano vari festeggiamenti e si aprono le danze. Swanilda, intanto, trova una spiga ed invita Franz a danzare con lei: se la donna avesse sentito un rumore proveniente dalla spiga di grano, l’amore del suo uomo sarebbe risultato sincero. Ma Swanilda non sente niente. Dopo aver atteso che scendesse la notte, Swanilda sceglie di entrare nella casa di Coppélius di nascosto, per saperne di più sulla donna affacciata al balcone, che immaginava essere la figlia del giocattolaio. Nascosta in un angolo, Swanilda assiste ad una magia: oltre a scoprire che Coppélia è, in realtà, una bambola; nota che i giocattoli prendono vita. Il II atto è avvolto, dunque, da un’aura di magia.
Swanilda, rassicurata, il giorno successivo sposa Franz e si aprono i festeggiamenti. La parte più celebre del III atto è sicuramente la famosa Danza delle ore.
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